Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno
Gesรน ci invita a vigilare, ad essere attenti al suo ritorno. Nel Vangelo โ di non facile comprensione โ viene usato un linguaggio apocalittico. Ogni anno la liturgia della Parola, alla fine dellโanno liturgico, propone il discorso โescatologicoโ (ossia sulle realtร โultimeโ) di Gesรน. Il Signore รจ appena uscito dal tempio e, con i suoi discepoli si dirige verso il monte degli ulivi da dove si puรฒ ammirare la bellezza e lo splendore del tempio di Gerusalemme.
I discepoli, nel guardare questa meravigliosa e maestosa costruzione, ne restano colpiti ma Gesรน dice che di quella costruzione non rimarrร pietra su pietra e, servendosi di alcuni versetti tratti dai libri profetici, afferma che ยซdopo quella tribolazione, il sole si oscurerร , la luna non darร piรน la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolteยป (il testo greco dice: โsaranno scosseโ). Gesรน, con questo discorso, non vuole spaventare i discepoli ma vuol far capire loro che questo mondo e questa creazione vanno verso una fine, verso quel โGiorno del Signoreโ giร invocato dai credenti di Israele, giorno di salvezza e di giudizio.
Oggi, la scienza parla di fine del mondo: il mondo โ dice โ ha unโetร ; ha avuto un inizio ed avrร una fine. Ma quando avverrร la fine? Coloro che dicono di sapere quando il mondo finirร non attingono dal Vangelo. Le loro supposizioni nascono o da notizie false, che spesso si leggono sui social network, o dalla fervida fantasia.
Il peccato ha rovinato il mondo e ogni struttura in modo tanto profondo che nessuna soluzione umana รจ possibile: solo un intervento divino puรฒ cambiare le cose. Infatti Dio interverrร per creare un nuovo universo liberato dal male e dalla corruzione. Ciรฒ significa che avverrร la fine del mondo corrotto, ma non la fine del mondo.
Lโevangelista Marco prosegue dicendo che il Signore parla della parabola del fico a cui seguono una serie di precisazioni convergenti sullโimminenza del tempo della parusรฌa: ยซDalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porteยป (Vangelo). Lโannuncio della venuta del Signore non aliena il credente dallโoggi, anzi gli chiede la capacitร di aderire al presente, di amare la terra in cui vive. Attraverso questa parabola Cristo Signore non ci esorta alla paura, ma alla fiducia, alla vigilanza della sua venuta: ยซVedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloriaยป. Sรฌ, il Figlio dellโuomo, cioรจ Gesรน, verrร nella gloria, come egli stesso ha dichiarato con autorevolezza.
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La parabola del fico, dunque, รจ un invito a saper leggere i segni dei tempi e, soprattutto, a riconoscere la misteriosa presenza di Gesรน nellโoggi della nostra storia. A volte ci lasciamo vincere dalle suggestioni del male, dalla paura della fine, da chi รจ senza speranza e ci trasmette un profondo senso di sfiducia e di malessere. In veritร , Gesรน ci dice che รจ sempre con noi e che accompagna il nostro cammino quotidiano. Il ritorno del Signore sarร la manifestazione gloriosa della sua potenza: egli si rivelerร al mondo con il Dio vivente, il Signore della vita. Sicuri di questa sua manifestazione dobbiamo leggere con speranza la nostra storia, tutto quello che ci accade attorno. Leggere i segni dei tempi vuol dire fare discernimento: lasciarsi cioรจ illuminare dallo Spirito Santo per vedere i segni di grazia, di amore e di bene che il Signore ci offre ogni giorno.
Anche il profeta Daniele parla della fine dei tempi che non vede come una catastrofe, ma come il giorno della salvezza per tutte le genti, che sono sotto lโoppressione. Il profeta racconta, infatti, dellโapparizione dellโarcangelo Michele che segna lโinizio del combattimento definitivo per gli imperi del mondo. Non รจ, dunque, un annuncio della fine del mondo, ma un invito a far spazio nella nostra vita al regno di Dio. Coloro che non si lasceranno sedurre dalle tentazioni mondane ma accoglieranno il Signore nella loro vita, lo testimonieranno con le loro opere e resisteranno saldi nella fede, si salveranno: ยซSarร un tempo di angoscia [โฆ]; in quel tempo sarร salvato [โฆ], chiunque si troverร scritto nel libro. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempreยป (I Lettura).
Che cosa puรฒ significare per noi, oggi, attendere il ritorno di Gesรน? Significa che dobbiamo essere vigilanti e non preoccuparci di quando queste cose avverranno. Vigilare, dunque, รจ lโunico modo di attendere il Signore che ยซsi รจ assiso per sempre alla destra di Dioยป (II Lettura). San Basilio, con profonda intelligenza spirituale ha scritto: ยซChe cosa รจ proprio del cristiano? Vigilare ogni giorno e ogni ora, sapendo che nellโora che non pensiamo il Signore vieneยป.
Preoccupiamoci, quindi, di impegnare tutto il tempo che Dio ci dona, trasformandolo in opere di bene, perchรฉ sono queste che conducono alla salvezza sapendo che ยซIl cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoยป.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Dn 12, 1-3; Sal.15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32
Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondo Marco
24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร gli angeli e radunerร i suoi eletti dai quattro venti, dallโestremitร della terra fino allโestremitร del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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