“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, dice un adagio popolare. Ma “chi non vuol sentire” rimane comunque infinitamente responsabile di ciò che ignora volutamente. Dio riempie la nostra vita di delicatezze, ma noi ci comportiamo come quei figli adolescenti costantemente insoddisfatti. Qualunque cosa risulta sempre fraintesa o piccola per poterci soddisfare davvero.
Ci diciamo che davanti a un grande segno certamente cambieremmo la rotta della nostra vita e ci decideremmo a vivere meglio. Ma la verità è un’altra. La verità è che noi non vogliamo veramente un cambiamento, e ogni provocazione che Dio lancia nella nostra vita risulta quasi sempre sprecata. Sono le provocazioni delle gioie che ci accadono ma molto spesso anche dei dolori. Sprechiamo sorrisi e pianti e non ci accorgiamo di quanto invece siano significativi. Ecco perché Gesù nel Vangelo di oggi usa parole dure: “Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite”.
Convertirsi è una faccenda seria. La conversione non riguarda ciò che facciamo ma chi vogliamo essere. Quando Dio ci chiede di convertirci è come se stesse chiedendo a ciascuno di noi: “chi vuoi essere?”. Non convertirsi equivale quindi a non rispondere a questa domanda e a lasciarla alle circostanze, alla convenienza, alle cose che ci accadono. Cioè significa non essere liberi.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 11, 20-24
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.