Vangelo del giorno โ€“ 17 Dicembre 2022 โ€“ don Antonello Iapicca

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UNA LUNGA STORIA Dโ€™AMORE DISTESA SUI RAMI DELLA CROCE

Nella mangiatoia di Betlemme appare lโ€™amore incarnato che riscatta da peccato e morte genealogia e discendenza di Gesรน. Per farne parte, nella Chiesa impariamo da Abramo e Maria, inizio e compimento della storia di salvezza, lโ€™ascolto che genera in noi Gesรน nello Spirito Santo.

17 Dicembre. Novena di Natale

Una lunga storia dโ€™amore รจ quella di Dio con il suo popolo e con lโ€™umanitร  intera: una linea retta che ha trapassato debolezze e peccati, con pazienza e sempre rinnovata misericordia. La linea tinta con il sangue di Cristo, pensato sin da quando iniziava a scorrere il sangue in Adamo, e il mio, e il tuo. Il sangue divino che รจ giunto, nella pienezza dei tempi, a farsi una cosa sola con il sangue umanissimo dei suoi fratelli piรน piccoli, quello dei peccatori.

Per questo la Novena di Natale inizia con un percorso a ritroso seguendo le gocce del sangue di Cristo, colate una dopo lโ€™altra sul selciato della storia calcato da ogni uomo. โ€œEgli โ€“ infatti โ€“ รจ colui che fu ucciso in Abele, e in Isacco fu legato ai piedi. Andรฒ pellegrinando in Giacobbe, e in Giuseppe fu venduto. Fu esposto sulle acque in Mosรจ, e nellโ€™agnello fu sgozzato. Fu perseguitato in Davide e nei profeti fu disonorato.

Egli รจ colui che si incarnรฒ nel seno della Vergine, fu appeso alla croce, fu sepolto nella terra e, risorgendo dai morti, salรฌ alle altezze dei cieli. Egli รจ lโ€™agnello che non apre bocca nato da Maria, agnella senza macchia. Egli fu preso dal gregge, condotto allโ€™uccisione, immolato verso sera, sepolto nella notte. Egli risuscitรฒ dai morti e fece risorgere lโ€™umanitร  dal profondo del sepolcroโ€ (Melitone di Sardi). Iniziamo dunque la Novena scorrendo la โ€œgenealogia di Gesรนโ€, per contemplare, nel cammino del suo seme umano, lโ€™intensitร  e la profonditร  dellโ€™amore di Dio che non ha mai lasciato lโ€™uomo solo con la sua superbia. Il termine usato da Matteo per definire la genealogia โ€“ ghรฉnesis โ€“ lo incontriamo, infatti, nella Lettera di Giacomo: โ€œ(Chi non mette in pratica la parola) somiglia ad un uomo che osserva il proprio volto โ€“ alla lettera la forma del suo essere, in uno specchio -โ€ (1 Gc. 1,23).

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La storia del Popolo รจ tutta in questa Parola: chiamato a guardare a Dio, ad abbandonarsi alla sua promessa colma dโ€™amore fedele, ha costantemente disatteso lโ€™ascolto e lโ€™obbedienza e si รจ trovato a contemplare il proprio volto, la forma del suo essere corrotto, inconsistente, vuoto. Come ciascuno di noi: quante ore passate a contemplarci allo specchio, costretti a sbattere contro la nostra stoltezza, sperimentando quel senso dโ€™inappagamento, di non risolto, di effimero che sbiadisce ogni istante, relazione e gesto. Ma รจ proprio qui che Dio ha deciso di piantare la sua tenda. In questa fila di nomi, i nostri, fin dentro le nostre storie perdute; ci รจ venuto a cercare nellโ€™intreccio di caratteri difficili, peccati, complessi, disfatte e vane glorie.

Per questo abbiamo bisogno, nella Novena che ci separa dal Natale, di vedere i passi che abbiamo posato nel fango accanto a quelli del Signore. E giungere cosรฌ alla nostra realtร  di questo tempo, e scoprire che proprio essa รจ la grotta di Betlemme, il destino al quale conducevano le orme del Signore. Lโ€™incarnazione di Dio significa, infatti, la pienezza dei tempi di ogni storia, il momento speciale nel quale ogni esistenza incontra la sua salvezza. E di colpo, quello che era solo abbondanza di peccati รจ trasformato in Grazia sovrabbondante.

Cominciamo oggi il cammino che, come accadde ai pastori di Betlemme, ci condurrร  alla Grotta che รจ il cuore della nostra vita, per contemplarvi lโ€™amore che la riscatta: โ€œBisogna riconoscerlo, la genealogia carnale di Gesรน รจ spaventosa. Pochi uomini hanno avuto forse tanti antenati criminali, e cosรฌ criminali. Particolarmente cosรฌ carnalmente criminali. รˆ in parte ciรฒ che dร  al mistero dellโ€™Incarnazione tutto il suo valore, tutta la sua profonditร , un arretramento spaventoso. Tutto il suo impeto, tutto il suo carico di umanitร . Di carnale. Quantomeno per una parte, e per una gran parteโ€ (C. Peguy).

Cโ€™รจ Abramo nella nostra storia, la promessa che ci ha dato vita; cโ€™รจ Davide, lโ€™elezione e il peccato della concupiscenza perdonato mille volte; cโ€™รจ lโ€™esilio, quello di ogni giorno vissuto lontano da Dio e scivolato senza amore. E ci sono quei volti che ci assomigliano rammentandoci la fedeltร  di Dio: Isacco, lโ€™impossibile che Dio ha tante volte realizzato nella nostra vita; Giacobbe, lโ€™astuzia subdola per volgere tutto a nostro favore e piegata dalla Croce di ogni giorno; Rut, la straniera e pagana bagnata dalla Grazia come noi strappati al mondo perchรฉ accolti con misericordia nella Chiesa, dove abbiamo trovato lโ€™unico Sposo che aveva diritto di sposarci; Salomone, scelto come noi per edificare un Tempio al Signore, che ha gettato alle ortiche primogenitura e sapienza sedotto e stritolato nei tentacoli della bellezza effimera, eppure amato da Dio con pazienza e fedeltร ; e i mille altri volti, sino a Giuseppe, sino a Maria, la Chiesa nostra Madre che ci ha accolti nel suo grembo di misericordia, e ci sta gestando nella Veritร  e nella tenerezza sino a oggi.

Attraverso di Lei siamo entrati a far parte di una famiglia santa, dove non siamo โ€œpiรน stranieri nรฉ ospiti, ma siamo diventati concittadini dei santi e familiari di Dioโ€ (Ef. 2,18). Dio ha compiuto la sua promessa! Non importa se lโ€™abbiamo dimenticata, e abbiamo vissuto da straccioni pur essendo Figli di Dio. Oggi, nellโ€™amore fatto carne, brilla lo splendore della misericordia che riscatta e santifica la nostra carne. Oggi Gesรน รจ di nuovo generato in noi dallo Spirito Santo, perchรฉ impariamo, da Abramo e Maria, lโ€™inizio ed il compimento della nostra storia, ad ascoltare e a obbedire alla Buona Notizia.

Viene di nuovo il Salvatore, alza lo sguardo nella liturgia, porgi lโ€™orecchio alla Parola, intensifica la preghiera, accostati ai sacramenti, alla confessione, e lascia a Cristo i tuoi passi sozzi di peccato. E vai a cercare le persone che hai cacciato fuori dalla tua โ€œgenealogiaโ€: facevano parte di te, e un giudizio, unโ€™invidia, un rancore li ha cancellati. Ma ora hai capito, ogni persona che la volontร  di Dio ha unito alla tua storia, รจ unโ€™orma insostituibile del cammino di Cristo verso di te. Anche loro sono parte della grotta dove Lui ha scelto, per amore, di nascere per far rinascere.

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