Un teologo del secolo scorso osserva che Dio non avrebbe creato se non fosse capace di incarnarsi. Naturalmente, l’affermazione è fatta, non per sottolineare che per Dio l’incarnazione è possibile – tutto è possibile a Dio -, ma per sottolineare che ogni gesto è ogni dono di Dio sono finalizzati alla sua autodonazione.
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In questo senso possiamo capire le parole di Gesù in questo vangelo: «Non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
In tutti i suoi doni, Dio vuole donarti se stesso. Guarda questi doni e incrocia gli occhi del Donatore.
Robert Cheaib (Fonte)
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 6, 30-35
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.