Vangelo del giorno – 16 Dicembre 2022 – don Antonello Iapicca

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LA TESTIMONIANZA DELL’AMORE DI DIO GIUNGE IN NOI PER MEZZO DELLO SPIRITO E DEL SANGUE DEL FIGLIO FATTO PANE

In tutto e tutti, compreso Gesù, cerchiamo cioccolatini affettivi e sentimentali, e per questo restiamo affamati e frustrati. Ma proprio dove la vita è più amara scende Gesù a farsi uno con noi. Così la nostra realtà testimonia il suo amore per noi, l’unico che ci sazia davvero.

La salvezza è una testimonianza che si radica nella nostra stessa vita. Non è testimonianza umana, non si inchina ai criteri e ai parametri della carne. E’ la testimonianza resa al Messia dalle opere da Lui compiute nella nostra vita. Opere che nessun uomo potrebbe compiere.

Miracoli che certificano l’origine celeste della testimonianza: per salvarci, per vivere in pienezza, per essere strappati alle idolatrie e alla schiavitù del peccato, abbiamo bisogno di uno “più forte”, di un inviato dal Cielo, capace di superare le barriere della carne. Psicologia, terapie di gruppo, ideali e ideologie, buoni sentimenti e sante intenzioni, nulla di tutto questo è capace di salvarci.

Lo stesso Giovanni Battista non era il Salvatore: i missionari, i presbiteri e i catechisti, i genitori e gli educatori, sono lampade che ardono e risplendono per illuminare la Verità e Colui che, solo, può compierla. Se la loro testimonianza finisce in loro stessi senza rimandare a Cristo, è vana. Come spesso accade a tutti noi, che ci rallegriamo delle parole annunciate, della consolazione e della pace che ci recano, ma non penetrano nel profondo sino a convertirci nel cuore.

Cerchiamo affetto, ganci cui aggrappare la nostra carne, e sperimentiamo, immancabilmente, la brevità dell’istante nel quale possiamo rallegrarci. Niente che colmi davvero il nostro cuore. Preghiamo, ascoltiamo la Parola, i consigli, la predicazione, ma restiamo tristi, schiavi, inappagati.

La testimonianza del Signore è un’altra cosa: è inscritta nelle sue opere, non si tratta di illusioni. Le opere di vita eterna che Lui compie nella nostra vita. Il matrimonio, i figli, il lavoro, la precarietà, la Croce! Sì, è proprio la Croce l’opera che il Padre compie in noi attraverso il Figlio. La Croce che spezza le catene del peccato, che ci insegna e conduce ad amare oltre la carne, che ci schiude le porte del Cielo.

La testimonianza di Giovanni, della Chiesa, indica in Gesù l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, il Servo crocifisso che ci attira, oggi, nella salvezza, nel Regno dei Cieli, attraverso gli eventi e le persone concrete. Non vi è spazio per i compromessi, per le illusioni: è la storia che testimonia la salvezza, esattamente dove la nostra carne reclama la giustizia umana il Signore depone la Giustizia della Croce.

Essa è l’unica lampada che arde e risplende senza consumarsi, l’unica pienezza di amore capace di infondere una gioia che non sia di un momento.

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