“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita”.
La sensazione di libertà che danno queste parole di Gesù ci fa particolarmente bene. Noi che molto spesso siamo vittime di quel volerci caricare da soli dei pesi della vita, non ci rendiamo conto che il nostro vero problema non è credere che Lui esista, ma smettere di vivere come se tutto dipendesse solo da noi. Noi siamo credenti con la testa e atei nella pratica, cioè con la testa sappiamo che Dio c’è ma di fatto viviamo come se non ci fosse.
È questo il motivo per cui la vita ci pesa così tanto addosso da schiacciarci. Gesù invece si pone come l’alternativa che fa tornare la vita ad essere umana. La presenza di Cristo nella nostra esistenza ha come effetto quello di far ritornare il nostro vivere ad essere semplicemente a misura della nostra umanità, perché, diciamoci la verità, troppo spesso i ritmi, le scelte e le cose che facciamo sono davvero disumani e a lungo andare ci tolgono tutto, anche la voglia di vivere. Ma la propaganda del mondo ci vende sempre un cristianesimo che è “dovere” nei confronti di Dio. Pensiamo che Dio e la fede in Lui siano un’altra delle tante cose da fare, uno tra i tanti impegni. Per questo chi può, appena riesce cerca di svincolarsi dalla fede.
Ma Dio non è un dovere, bensì la possibilità che noi abbiamo di poter davvero vivere e reggere la vita. Se solo comprendessimo che la vita spirituale non è fare qualcosa per Dio ma lasciare che Egli faccia qualcosa per noi allora ci renderemmo conto che le parole di Gesù non sono solo belle ma sono la svolta che cercavamo. Ma per capirlo ci vogliono mitezza e umiltà. Cioè ci vuole una ferma dolcezza, e una immensa concretezza. Il Vangelo più volte ci dice che Gesù “si ritira per pregare”, e lo fa per ricordare a ciascuno di noi che anche Lui per essere pienamente Figlio delle volte deve lasciare che il Padre lo prenda in braccio.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 11, 28-30
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.