ATTIRATI NELLโAMORE DELLA TRINITAโ ATTRAVERSO LE VISCERE DI MISERICORDIA DELLA CHIESA PER VIVERE A IMMAGINE DI DIO NELLA COMUNIONE
In mezzo a tante chiacchiere sulla moralitร e la giustizia, il Vangelo di oggi ci inchioda tutti alla veritร : scrive San Giacomo che la fede senza le opere รจ morta. Per dire che se non si esplicita in un agire concreto รจ una fede senza vita, ferma a uno stadio intellettuale o pseudo-mistico, ma priva del soffio dello Spirito.
Nel Vangelo di Giovanni fede e opere quasi coincidono: in esso, infatti, lโopera per eccellenza, รจ โcredereโ. Eโ lโopera che spalanca le porte della vita alla luce. Credere รจ, etimologicamente dal greco, appoggiarsi nel Signore.
โVedereโ รจ โcredereโ, e credere in Cristo coincide con lโessere in Lui. In Giovanni non vโรจ nulla di gnostico, intellettuale o ideale. Eโ concretissimo, nelle note storiche di cui si serve, come nel mostrare la relazione di Gesรน con i suoi discepoli.
Il discepolo amato appare come colui che riposa sul petto di Gesรน, e ne percepisce i sentimenti piรน profondi sino ad identificarvisi. E credere significa anche vedere Gesรน dove non lo si vede piรน nella carne, nei momenti bui dellโesistenza, dove neanche un briciolo di sentimento puรฒ consolare.
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Nella solitudine della notte, dove ragione e sentire non rispondono allโappello, camminare illuminati dalla sola fede, dallโintimitร che supera ogni barriera, come una madre che ha il figlio in guerra e non sa se sia vivo oppure no, che non riceve lettere e notizie, ma che non per questo smette di amarlo, anzi, nella totale incertezza, nella precarietร che fagocita tutto, lโamore si moltiplica a dismisura rompendo gli argini del tempo e dello spazio.
Questo amore รจ, per Giovanni, la fede. Esso sgorga dal cuore di Dio rivelato nel dono del suo unigenito Figlio. Lโamore di Dio che cerca ogni uomo per attirarlo a sรฉ attraverso la Croce innalzata di Gesรน.
โGuardareโ Cristo crocifisso, fissare quellโamore trafitto dai miei peccati, restarne coinvolto perchรฉ Lui si รจ legato a me al punto di farsi peccato, di lasciarsi stritolare dalle conseguenze dei miei delitti; guardare Cristo crocifisso e vedere lโamore di Dio per me: questa รจ la fede.
Credere che lโamore che ho sempre sperato รจ possibile, รจ ora qui davanti ai miei occhi. โDio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlioโ significa che Dio ti ha tanto amato da dare a te suo Figlio, capito? Forse no, forse รจ troppo per la nostra mente e per il nostro cuore. Nessuno ha dato suo figlio per te vero? Neanche cento euro, figuratiโฆ.
โDatoโ, cioรจ โconsegnatoโ. โDatoโ, cioรจ โregalatoโ. Gesรน deposto nelle tue mani, come accade quando lo accogliamo nellโeucarestia. Come quando le mani del sacerdote si stendono su di noi nella confessione con la quale ogni peccato รจ perdonato.
Come accade in ogni sacramento, nel quale la Trinitร ci chiama, ci avvolge, e viene ad abitare in noi schiudendoci le porte della propria intimitร . Tu ed io, poveri, incoerenti, peccatori, indegni. Tu ed io che abbiamo appena giudicato, mormorato. Tuo figlio, che forse ha peccato con la sua fidanzata; tua figlia, che non riesce ad obbedirti; il tuo collega, che ti ha calunniato con il capo.
Basta ascoltare per โvedereโ il Figlio consegnato dal Padre e ricevere lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio, lโalito di vita eterna e di amore infinito che spira tra i Due.
[ads2]Ascoltare la predicazione della Chiesa, questo Vangelo proclamato in questa domenica, e โcredereโ che รจ vero, che esiste un โgiudizioโ diverso da quello che il mondo conosce, che โcondannaโ i colpevoli e assolve gli innocenti, spesso scambiando gli uni con gli altri, senza misericordia.
Eโ vero che basta lasciarsi raggiungere dalla predicazione della Chiesa come accadde a chi era a Gerusalemme la mattina di Pentecoste, e lasciarsi trafiggere il cuore per schiudere il pertugio nel cuore da dove lo Spirito Santo possa infilarsi e invadere ogni cellula con la โvita eternaโ.
Eโ vero che chi ascolta โvedeโ il Figlio, puรฒ โcredere in Luiโ e โnon morireโ! Prova oggi, e vedrai. Porgi il tuo orecchio, cosรฌ come sei, senza difenderti, contempla Cristo crocifisso che il Padre consegna a te, e consegnagli la tua vita.
Il tuo matrimonio, deponilo nelle mani trafitte di Cristo e vedrai che perdonerai il tuo coniuge in quello che non hai ancora dimenticato. Infila nella ferita del suo costato il rapporto che oggi ti sta costando di piรน, e lo vedrai trasfigurato nellโamore.
Lascia che il suo sangue raggiunga il tuo cuore idolatra, attaccato ai soldi, schiavo dellโorgoglio che ti fa mormorare sempre e giudicare tutti; la tua mente intrappolata nella superbia che ti vorrebbe far condurre la tua vita secondo i tuoi schemi, facendoti sbattere cosรฌ spesso sui fallimenti.
Cerca una seria iniziazione cristiana nella tua parrocchia o in quelle vicine, un cammino di fede dove imparare ad ascoltare, vedere e credere. Da solo non ce la farai, perchรฉ abbiamo bisogno di un Popolo con cui camminare e crescere nella fede.
Il mondo e il demonio suo principe sono molto piรน astuti di noi, i sofismi che sollecitano la ragione come accadde ad Adamo ed Eva ci ingannano, inducendoci a credere che Dio non ci puรฒ amare, non ci puรฒ perdonare, anzi. Abbiamo bisogno di una Madre come la Chiesa che ci educhi e accompagni nella crescita spirituale, che significa diventare adulti nella fede, uomini nuovi che non muoiono piรน nei peccati.
In essa possiamo essere ricolmati dello Spirito Santo, essere accolti nellโintimitร dalla Trinitร , e scoprire che il Padre ci โconsegnaโ suo Figlio incarnato in ogni fratello, anche nel nemico. Anche nel marito insopportabile, anche nella moglie che non te ne fa passare una, anche nel figlio distratto e infantile, anche nelle persone che ti rubano lโonore o non ti accettano.
Dio, infatti, โti ama tanto da darti suo Figlioโ ogni istante, in ogni evento, in ogni persona. Credere questo significa non morire nelle relazioni, tra i tentacoli delle difficoltร , ma avere giร oggi la vita eterna.
Ma come posso credere questo se lโevidenza mi dice il contrario? Se i peccati dellโaltro mi stanno dinanzi e tutto sembra meno che Gesรน Cristo, tutto mi fa pensare meno che allโamore di Dio? Eโ possibile solo per รจ rinato in Cristo, per chi si รจ sentito amato cosรฌ come รจ.
Credere รจ, dunque, lasciarmi amare e perdonare. Credere รจ smettere di discutere, giustificarmi, scappare nelle tenebre per contraffare le opere malvagie, alla ricerca di rifugi ipocriti e alienanti. Credere รจ abbandonare ogni pretesa di autosufficienza e ogni auto-giustificazione e lasciarmi giudicare dal โgiudizioโ di Dio che รจ pura misericordia.
Ciรฒ significa che, anche se la carne continua a offrire i suoi parametri per guardare e giudicare se stessi e gli altri, la luce della fede ricolloca ciascuno nella Veritร dellโamore. Gli errori e i peccati ci fanno male, ma non hanno piรน il potere di cancellare la speranza, perchรฉ la fede tiene sempre aperto lo spiraglio a una nuova possibilitร , allโopera della Grazia che riconduce, piano piano, al compimento della volontร di Dio.
Se abbiamo fede non cโรจ piรน giudizio e condanna, ma solo amore gratuito, nei riguardi di ogni parola e gesto di chi ci รจ accanto! Anche quando ci facciamo del male, sรฌ, anche allora, รจ celato il Figlio, รจ vivo Cristo che il Padre ci dona per essere accolto nella fede e sperimentare, in ogni evento, la Vita eterna, lโamore oltre la morte e il peccato.
Che famiglie, che matrimoni, che fidanzamenti, che amicizie quando si cammina insieme nella Chiesa che ci gesta alla fede! Essa, infatti, trasfigura lโesistenza, e la rende un luogo dove oltrepassare la barriera del peccato; ovunque e con chiunque, come il โventoโ che abbraccia tutto senza condizioni.
Ma โchi non crede รจ giร condannatoโ a cercare vita in cisterne screpolate e senzโacqua, obbligato a darsi sempre piรน piacere, a soddisfare parossisticamente esigenze vecchie e nuove, perchรฉ il male non sazia mai, affama sino a uccidere.
Chi rifiuta Cristo รจ โgiร โ nellโinferno e โrimane nelle tenebreโ che lo allontanano da Dio e dal fratello. Eโ vero che portiamo lโesperienza dellโincredulitร : tante volte abbiamo preferito le tenebre dei nostri sotterfugi, dei nostri desideri, delle nostre concupiscenze, dei nostri progetti da portare a termine a tutti i costi, a costo di passare sulla vita di chi ci รจ accanto.
Eโ vero che abbiamo tanto giudicato e rifiutato lโaltro, incapaci di riconoscervi il volto di Cristo. Eโ vero, abbiamo sperimentato tante volte la condanna di chi non crede: separazioni, divorzi, dolori, divisioni, lacerazioni e solitudine.
Forse anche oggi siamo in una situazione di condanna, ma proprio per noi sono le parole del Vangelo, per noi รจ lโamore infinito di Dio. Forse proprio ora. Lasciamoci allora abbracciare da Gesรน, cosรฌ come siamo, fissiamo il suo sguardo che non ci giudica, che desidera solo di farci una cosa con Lui e trasformare la nostra condanna in assoluzione, la morte in vita. Desidera la nostra felicitร , essere in Lui e Lui in noi, e insieme nel Padre inondati dello stesso Spirito, per rimanere da ora e per lโeternitร nel suo amore.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
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Santissima Trinitร
- Colore liturgico: Bianco
- Es 34, 4-6. 8-9; Dn 3,52-56; 2 Cor 13, 11-13; Gv 3, 16-18
Gv 3, 16-18
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesรน a Nicodรจmo:
ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโunigenito Figlio di Dioยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 11 โ 17 Giugno 2017
- Tempo Ordinario X, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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