LโESALTAZIONE UMILIATA NELLA VERITAโ
Celata dietro il trucco della pietร e dello zelo si nasconde spesso una delle malattie piรน gravi del nostro spirito: lโesaltazione. Accanto a quella mondana per raggiungere la quale ci spendiamo, vi รจ infatti lโesaltazione spirituale, un cancro subdolo e aggressivo che ci spinge nellโalienazione.
Eโ una delle tante declinazioni della menzogna originale che ci illude di poter diventare come Dio, spingendoci a costruire una torre di Babele con i mattoni delle opere buone, del presenzialismo nel โTempioโ, a volte perfino con la preghiera e i sacrifici. Sรฌ, anche il cristianesimo costruito su unโimmaginaria relazione con Gesรน puรฒ diventare una via attraverso la quale sfuggire alla difficile realtร di ogni giorno.
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Chi vive centrato su stesso come il pubblicano della parabola, โsale al Tempioโ esattamente come va in a scuola o in ufficio, per vivere la relazione con Dio in modo analogo al rapporto con chi gli รจ accanto. Dio e le persone sono solo il suo specchio nel quale ammirarsi per esaltarsi e, di conseguenza, disprezzare e nullificare gli altri. Chi รจ schiavo del suo ego esaltato dal demonio si trasforma in un pallone gonfiato che, per scappare dalla realtร che contesta lโinganno, deve nutrirsi di esaltazioni.
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Ma lโesito di queste sono sempre le amare delusioni che ci sgonfiano gettandoci nello sconforto della frustrazione. Eppure lโunica salvezza per chi โsi esaltaโ รจ proprio โessere umiliatoโ, per aprire gli occhi e scoprire di non essere diverso dal โpubblicanoโ che โnon ha neanche coraggio di alzare lo sguardo e si batte il pettoโ chiedendo a Dio di avere pietร del suo cuore malato. Il vuoto che sperimentiamo al culmine di ogni esaltazione, dopo un esame allโuniversitร come dopo un ritiro spirituale, รจ il sintomo che non siamo fatti per โgiustificareโ (rendere giusta) la nostra vita con le nostre imprese.
Siamo peccatori, deboli e fragili come una coppa di cristallo, e abbiamo bisogno che Dio ci โgiustifichiโ in ogni istante, che faccia cioรจ il miracolo di risuscitarci nel perdono che ci strappa dallโorgoglio per trasformarci in una creatura nuova che si incammina โgiustificatoโ verso โcasa suaโ, la sua realtร di ogni giorno. Per questo la Quaresima ci invita a vivere nel nuovo Tempio che รจ il corpo di Cristo nascosti nelle sue ferite gloriose dove ascoltare la sua Parola e nutrirci dei sacramenti che ci uniscono alla sua Pasqua.
Ad accogliere la storia che ci umilia liberandoci dalla falsa esaltazione per abbandonarci, cosรฌ come siamo, alla misericordia di Dio: โabbi pietร di me peccatoreโ รจ la preghiera di chi, stanco di dover essere quello che non รจ, impara nella Chiesa a camminare nellโumiltร che รจ la veritร , sperando ad ogni passo la Grazia che renda il suo cuore โgiustoโ e obbediente alla volontร di Dio, capace di โgiustificareโ gli altri nella stessa Giustizia della Croce che salva lui.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 18, 9-14
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ.
Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.