Commento al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 a cura di don Bruno Oliviero, sacerdote dell’Arcidiocesi di Napoli.
Cari amici, il Vangelo di Domenica 10 Giugno 2018, ci ripropone, in qualche modo, la domanda fondamentale alla quale dobbiamo rispondere ogni giorno e non a parole, ma con la nostra vita: chi è Gesù per noi?
È un folle, come dicono “i suoi parenti”, che è uscito “fuori di sé” perché crede nella forza rivoluzionaria dell’Amore e invita gli uomini a seguirlo per la via della purezza evangelica? Perché crede che in ogni uomo non ci sia solo il peccato originale e personale, ma la “bontà originale” posta da Dio Suo Padre al momento della Creazione e che con il suo aiuto possa “uscire fuori” dalla prigione del proprio egoismo fino ad arrivare a compiere gesti di un eroismo straordinario?
O è forse un indemoniato, come affermano gli scribi, perché è riuscito a smascherare gli interessi vili e mondani nascosti dietro una “facciata religiosa” di una classe composta da coloro che avrebbero dovuto, invece, essere guide e pastori solleciti, premurosi e misericordiosi del popolo?
La verità cari amici, non sarà, invece quello che crede la Chiesa da 2000 anni e cioè che Gesù è il Verbo di Dio fatto Uomo, il Figlio amato del Padre, che è venuto in mezzo a noi per ottenerci, per i meriti della sua vita, passione, morte e Risurrezione, il Suo Santo Spirito, che ci rende capaci di fare la volontà di Dio, di fare cioè quello che fa Dio, che è precisamente far esplodere la vita con il potere più grande dell’amore?
Quale sconfinato mistero di vita, di amore, di luce, di gioia nasconde il nostro incredibile e meraviglioso Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Nella vita eterna, cari amici, non ci sarà né “il tempo”, né il modo per annoiarci…
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13 -5,1; Mc 3, 20-35
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35
In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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