“Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito”. E’ così che si esprime questo centurione romano nel vangelo di oggi. La sua fede non cerca di dettare a Gesù le condizioni affinché lo ascolti. E’ come se quest’uomo volesse dire a Gesù: “Non so come prenderai sul serio la mia preghiera, ma ne sono certo che lo farai”. E’ questo l’importante. Non è importante che io me ne accorga, o che si faccia secondo quello che io penso essere la maniera migliore.
Ciò che conta è sapere che Uno che mi ama non rimarrà fuori da ciò che mi fa soffrire. Però ci vuole davvero una grande fede nel chiedere qualcosa così, perché noi vorremmo vedere le nostre preghiere esaudite, mentre questo centurione sta dicendo qualcosa di più profondo: “Non sono degno, non sono capace di capire ciò che è meglio. Io penso sia questo, ma fai tu perché tu puoi molto più di ciò che io capisco”.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
[ads2]Mt 8, 5-17
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
“Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.