Deuteronomio capitoli 11-30 “Scegli dunque la vita” – con Benedetto Carucci Viterbi
Domenica 16 gennaio 2011
Libro complesso, quello del Deuteronomio, anche perché ci troviamo di fronte a dure imposizioni del Signore per realizzare la conquista della terra per Israele, a severe norme e leggi relative al comportamento della comunità, ma anche, forse imprevedibilmente, a delicatezze estreme nel presentare modelli di comportamento nei confronti dei poveri, degli stranieri, dei deboli.
Siamo comunque al terzo discorso di Mosè, tenuto nello spazio che intercorre tra il Giordano e il “bel paese” che è oltre il Giordano, e in tempo sospeso tra l’uscita dal deserto e la conquista della terra. Ne parla con noi rav Benedetto Carucci Viterbi, al quale chiederemo anche come mai gli ebrei osservanti applicano tanto rigore nel rispettare alcuni precetti e invece nei secoli hanno lasciato cadere altre indicazioni relative alla normativa familiare o alle condanne a morte, che evidentemente non rispondono più ai criteri di giustizia per i quali sono nate.
Al capitolo 26 troviamo una parentesi importante: una confessione di fede di Mosè che deve servire da modello per ciascun ebreo: “mio padre era un arameo errante…”.
Fonte: Radio Rai 3 – file real media
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