Uomini e Profeti: Leggere la Bibbia – L’urlo e la parola: l’indemoniato di Gerasa [Marco 5]

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L’urlo e la parola: l’indemoniato di Gerasa  [Marco 5] – con Yann Redalié 

domenica 10 giugno 2012

E’ di una tale forza narrativa la scena dell’indemoniato di Gerasa, che urla, spezzando ceppi e catene, tra le tombe e sui monti, che anche Jean Starobinski ne ha scritto nei suoi Tre furori, cercando di comprendere come gli interpreti possano porsi di fronte a situazioni estreme della vita. Ospite della puntata di oggi è Yann Redalié, docente di Nuovo Testamento alla Facoltà Valdese di Teologia, che illumina questo passo alla luce del racconto che tutti i protagonisti che, ciascuno per la sua parte, ne danno testimonianza. Ma il passo in questione è anche occasione per riflettere ancora una volta sul rapporto tra la Parola e il lettore. Quale postura deve assumere chi si pone di fronte al testo? Dire che è “Parola ispirata da Dio” non sembra più dar conto di tutta complessità della ricerca. Ma d’altronde un eccesso di esegesi ne può spegnere il potere di verità. Redalié suggerisce di porsi nello spazio di un dialogo aperto. 
Il capitolo comunque non si esaurisce con la guarigione e la missione dell’indemoniato. Gesù opera altri due segni potenti: guarisce la donna ch’egli tocca la veste e fa ridestare da morte la figlia di Giairo. Altri due episodi legati all’impurità, miracoli da interpretare.

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