Il seme in terra fertile [Marco 4] – con Marida Nicolaci
domenica 3 giugno 2012
Un’immagine arcaica: quella del seminatore che, con gesto lento, lancia le sementi sulla terra arata. Un’immagine ripresa più volte nei vangeli, che oggi proviamo a reinterpretare con l’aiuto di Marida Nicolaci, che insegna esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà teologica della Sicilia. Il seminatore lancia le sementi nel campo, senza curarsi di dove i semi vano a finire: se sulla strada, dove non attecchiscono e si fanno divorare dagli uccelli; o sul suolo pietroso, dove germogliano presto, ma senza mettere radici; o tra le spine, che finiscono per soffocarli; o in terra buona, dove danno frutto, e germogliano e si moltiplicano. Ma l’immagine della parola, che, come un seme, può germogliare o può seccarsi, è quanto mai attuale nel mondo della iper-comunicazione.
Per questo nella rubrica “letteratura” riprendiamo alcuni versi di una poetessa sudafricana, Ingrid De Kok, che si chiede se ancora ci sono “verbi che muovono montagne”.
Fonte: Radio Rai 3 – file real media
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