Aiuta la mia incredulità – Marco 9,14-50 – con Enzo Bianchi
domenica 16 dicembre 2012
La lettura di oggi del Vangelo di Marco ci porta al cuore di uno dei temi del Nuovo Testamento che hanno forse un riverbero maggiore nella modernità: il rapporto tra fede e incredulità. Un padre disperato per la malattia del figlio chiede di essere aiutato, nonostante la sua “incredulità”: è il grido umanissimo di ciascuno di noi quando si trova in estrema difficoltà… Sa di avere poca fede, e tuttavia prega. Questa scena ci dà l’occasione di ragionare con Enzo Bianchi su che cosa sia fede e su quanto sia importante non presumere di essere migliori degli altri in virtù di una fede presupposta. Il discorso poi si snoda sul valore da dare a ciò che è piccolo.
Fonte: Radio Rai 3 – file real media
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