Uomini e Profeti: Leggere la Bibbia – II Libro di Samuele cap. 2-7

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Una casa per il Signore – con Maria Cristina Bartolomei

Domenica 10 aprile 2011

Davide il pastore, Davide il poeta, Davide l’unto del Signore, Davide il generoso, Davide l’astuto, in questi capitoli del II Libro di Samuele verrà consacrato re altre due volte, e sancirà definitivamente l’unione dei due regni, quello di Israele al nord e quello di Giuda al Sud, riuscendo a unificare tutte le tribù e conquistandosi con forza della propria innocenza e capacità di convincimento anche i sudditi del defunto Saul. Ma fa un’altra cosa fondamentale Davide per la storia e il destino di Israele, sceglie come capitale la città di Gerusalemme, che sarà chiamata “la città di Davide”. Al capitolo 7, fondamentale per tutto il libro, Davide però, che ha riportato l’arca a Gerusalemme, vuole costruire una “casa” per il Signore. Ma può Dio essere rinchiuso in un luogo? Non è questo il rischio corso da ogni potere religioso, quello di volersi “impossessare” di Dio e di decidere dove deve stare, e con chi, e che cosa fare? Non è il rischio di tutte le teocrazie, di tutte le chiese, di tutti i templi? Ecco che qui la lotta biblica contro l’idolatria trova una nuova prospettiva con cui misurarsi. Davide, per il momento, saprà esserne all’altezza. Di tutto questo parleremo con Maria Cristina Bartolomei, filosofa e teologa, che ama sfidare le provocazioni che il testo biblico sa offrire.

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