Uomini e Profeti: Leggere la Bibbia – I Libro di Samuele cap. 24-31

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Un lembo del tuo mantello nella mia mano – con Enzo Bianchi

Domenica 3 aprile 2011

Pieni di chiaroscuri i capitoli del I libro di Samuele che narrano le tensioni tra il primo re di Israele, Saul, colpito da un “spirito cattivo” che lo immalinconisce e gli suscita potenti gelosie, e Davide, il quale nel frattempo, quasi in segreto, è stato unto nuove re di Israele. Chiamato alla corte di Saul per lenire con la musica i suoi cattivi umori, Davide, con la sua presenza autorevole, attenta, di fatto, alla regalità di Saul e alla sua discendenza. Man mano che si profilano i caratteri dei due personaggi risalta sempre di più l’inadeguatezza di Saul rispetto alla generosità, alla forza, all’abilità guerriera e all’astuzia di Davide. Toccante è l’episodio in cui Davide, in fuga da Saul che lo vuole uccidere, sorprende il vecchio re nel sonno, dunque potrebbe sbarazzarsi facilmente di lui, e invece lo risparmia, accreditando così la sua figura di re giusto, non vendicativo, misericordioso. Alla fine, quando Saul morirà nella lotta contro i Filistei, in una sorta di suicidio disperato, Davide leverà su di lui e su Gionata, suo fraterno amico, un pianto tra i più commoventi di tutta la Bibbia. Non vi sono solo drammi però in queste vicende. Vi sono anche episodi arguti e divertenti (vedi quello dell’astuzia di Abigail, che diventerà una delle mogli di Davide), e l’azione “diplomatica” di Davide, che si mette temporaneamente al servizio dei Filistei.

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