Deuteronomio capitoli 5-11 Ascolta, Israele – con Piero Stefani
Domenica 9 gennaio 2011
“Ascolta, Israele, il Signore, Dio nostro, il Signore è uno…” Così inizia lo Shemà Israel, la preghiera fondamentale di ogni ebreo in ogni luogo del mondo e in ogni tempo. La sua formulazione compiuta si trova nel libro del Deuteronomio, al capitolo 6 e al capitolo 11, ed è la stessa che verrà ripresa da Gesù nel vangelo di Marco (12,28-34) per rispondere alle provocazioni degli scribi. Ma qual è il senso di questa preghiera? È stata chiamata il “credo” di Israele. Ma in realtà non vediamo affermata nessuna credenza: soltanto un richiamo all’ascolto di una voce profonda, che chiede di “scegliere la vita” (30,19) rigettando il male. Tutto il libro del Deuteronomio – lo vedremo con Piero Stefani che ci guida in questa puntata – è un libro “sul confine”. Sul confine del Giordano prima di entrare nella terra “dove scorre latte e miele”, ma anche sul confine del tempo: tra un presente memore del passato e in attesa di un futuro. Ma è anche il libro dove si fonda più chiaramente il tema della “elezione” di Israele. Con i problemi che trascina con sé. Perché il Signore sceglie un popolo tra gli altri? Non è il Signore di tutti i popoli? E perché sceglie proprio Israele? E quel sarà il rapporto tra Israele e gli altri popoli? E perché per la predilezione di Israele vota allo sterminio i popoli che gli stanno attorno? Quali terribili conseguenze – per Israele stesso – avrà questo nella storia?
Fonte: Radio Rai 3 – file real media
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