Chiunque si trovi a gestire uno spazio sul web aperto alle interazioni, che sia un sito con possibilitร di lasciare commenti, una pagina Facebook, un account Twitter o Instagram, sa che lโambiente della rete puรฒ diventare facilmente spazio per critiche violente e discussioni interminabili, mosse da alcuni soggetti facilmente riconoscibili. Solitamente si parla di haters, nel caso di utenti che commentano con particolare astio e rabbia allโinterno della rete, persone spesso nascoste dallโanonimato del web che si esprimono con un odio e una violenza sproporzionati alle circostanze. Sul web ci si riferisce ai disturbatori anche con il nome di troll, in questo caso parliamo soprattutto di utenti che lasciano sulle nostre pagine commenti ambigui o completamente falsi, al solo scopo di avviare discussioni negative e controproducenti.
Nonostante le critiche siano sempre fenomeni spiacevoli non bisogna sentirsi impotenti di fronte a questi episodi, che รจ sempre possibile gestire.
La prima cosa da domandarsi quando ci si trova di fronte a una critica mossa online รจ se questa รจ mossa con educazione e in modo costruttivo, oppure no. Se siamo in presenza di critiche educate infatti รจ sicuramente il caso di rispondere in modo accurato.
Se la critica contiene delle โaccuse infondateโ o delle inesattezze sulla nostra istituzione o realtร , dobbiamo sforzarci di dare le corrette informazioni per correggere lโerrore. Chi meglio di noi infatti, puรฒ dare le giuste informazioni sul nostro operato? Sforziamoci in questi casi di citare i fatti corretti, anche rimandando a link o contenuti esterni per eventuali approfondimenti.
Se ci troviamo invece di fronte a critiche mosse con linguaggio violento abbiamo diverse possibilitร .
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Se i toni sono inaccettabili (volgaritร , bestemmie) nulla ci vieta di rimuovere il commento o di bloccare lโutente che ha questi comportamenti in maniera reiterata.
Proprio per circostanze di questo tipo รจ molto importante pubblicare sulle pagine che gestiamo una web policy, nella quale specifichiamo quali comportamenti non saranno tollerati sulle nostre pagine. Per darvi un riferimento potete andare a leggere le web policy di siti istituzionali o dello stesso Facebook: discorsi che incitano allโodio e alla discriminazioni sono causa di blocco degli utenti, almeno in via teorica, anche nella policy di Facebook.
In molti casi, viceversa, puรฒ essere utile rispondere al commento di un hater. In questo caso ricordiamoci che stiamo rispondendo non tanto per convincere lโutente specifico (che quasi certamente rimarrร sulle sue posizioni), ma per parlare a quella vasta โmaggioranza silenziosaโ di persone che seguono la nostra pagina e stanno in qualche modo ascoltando quella conversazione. Se il nostro hater ci muove accuse immotivate e diffamanti puรฒ essere il caso di rispondere in modo circostanziato, non tanto a suo beneficio, ma per esporre la nostra posizione al nostro pubblico in generale.
La cosa importante insomma, รจ decidere a priori quali comportamenti saranno tollerati o meno (e indicarlo chiaramente nella nostra web policy) e su quali temi riteniamo importante intervenire e rispondere.
Questo facilita i diversi gestori di una pagina ad agire in modo uniforme e coordinato.
Testo: Francesca Triani
Fonte: WeCa