Tre dischi utili per la Quaresima 2020

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Così come per il periodo natalizio vi sono un sacco di album dedicati all’argomento che possono aiutare a meditare sul mistero dell’incarnazione, vogliamo provare ad individuare qualche spunto musicale utile per la Quaresima.

Una delle colonne sonore ideali per il tempo di Pasqua potrebbe essere “Il seme”, il secondo album dei Kantiere Kairòs.

Inizia con “La lista” d’invitati per la festa a cui il Signore invita ciascuno di noi, ci viene quindi chiesto di fare “Un passo oltre” per cercare di capire cosa il Signore vuole per noi. In “Qui” si parla della vita eterna e della comunione dei santi perché la morte non ha l’ultima parola e come indica la traccia 4 dedicata a Chiara Corbella Petrillo, “Siamo nati” e non moriremo mai più.

La quaresima è un tempo eletto per ripensare a “I soliti errori” e impegnarsi a correggerli, anche secondo l’esempio di mamma “Natuzza” Evolo, poiché “Il seme” della vita divina è stato piantato in noi e dobbiamo prendercene cura.

Meditando la passione di nostro Signore ci domandiamo se “Non basta morire”, ripensiamo alla figura di “Lazzaro 2.0”, al figliol prodigo con “Dove respiro”, quindi ci impegniamo a compiere opere di misericordia, poiché “Basta farlo”.

Con la traccia n° 12 si innalza una “Lodeterna”, che diventa anche intercessione per le situazioni di difficoltà (anche di richiesta di protezione dalle epidemie, come nel caso del Coronavirus) in “Rossomare”, perché pervasi dal suo Spirito possiamo constatare che “L’amore può” guarirci, stupirci e tirare fuori il meglio di noi.

Link ad una playlist de “Il seme”: https://www.youtube.com/playlist?list=PLwbI21UPLylsN6QJ-Sw2-HJG4m6Jd-lU3

Anche al di fuori della musica di ispirazione cristiana è possibile trovare spunti fecondi per la nostra Quaresima, così  “CIP!” di Brunori SAS sembra fatto apposta per aiutarci ad approfondire il valore del digiuno, dell’elemosina, della comunione e in generale dell’uomo.

“Il mondo si divide”, troppo spesso inutilmente, è l’intro di Cip!, che ci invita in “Capita così” a smettere di innalzare muri e imparare a costruire ponti, riconoscere la nostra piccolezza, poiché siamo uno su sette miliardi ed è necessario che ciascuno si curi del suo prossimo, come ben descritto in “Mio fratello Alessandro”.

Quaresima come tempo di digiuno in “Anche senza di noi”, di rinuncia delle cose inutili o dannose, in favore di ciò che ci può illuminare e far bene. Sicuramente può fare bene investire sul rapporto di coppia, come nei brani “La canzone che hai scritto tu” o “Per due come noi” e aprirsi al mondo: “Al di là dell’amore”.

Meditare e prendere consapevolezza ci aiuterà a vedere come “Bello appare il mondo”, a prendere le cose con una maggiore serenità e magari a non confondere il messaggio di salvezza di cui parla “Benedetto sei tu”. Così, rinfrancati dalla Misericordia a cui siamo soggetti, possiamo inoltrarci “Fuori dal mondo” e affrontare la vita con più speranza.

L’ultima canzone, “Quelli che arriveranno” ci fa riflettere sulla morte, sull’importanza di prepararsi bene, che poi per noi cristiani evolve nella resurrezione.

Link alla playlist di “Cip!” https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_l7DC49QujEP8OD0bY143-MLB5bTmrwgaw

Un terzo disco, utilizzabile come una sorta di Via Crucis estesa è “Jesus Christ The Exorcist” di Neil Morse che ripercorre attraverso rock e prog metal la vita di Gesù.

L’“Overture” sinfonica ci porta sul Calvario, quindi la narrazione si sposta indietro ripercorrendo la predicazione del regno e gli incontri nei quali Gesù ha liberato le persone dal male (da cui il titolo “The Exorcist”).

Ogni canzone è un quadro e dipinge fedelmente l’episodio narrato: il battesimo di Gesù per mano di Giovanni Battista (interpretato da Matt Smith dei Theocracy); la tentazione di Gesù nel deserto; l’incontro con la Maddalena, “The woman of seven devils”, che potrà dirsi liberata in “Free at last”; l’indemoniato di Gerasa, con una sincronia di voci che potrebbe competere con la precisione dei ballerini di Thriller di Michael Jackson; mentre la 14^ traccia, “Get Behind Me Satan”, racconta di quando Pietro aveva cercato di convincere Gesù a non recarsi a Gerusalemme, dove l’aspettava la condanna a morte, ma piuttosto di fuggire mettendosi in salvo.

L’opera è lunga, ma merita l’ascolto, anche non continuativo, infatti tra i due cd si contano 25 tracce. Nel secondo disco i sommi sacerdoti decidono che Gesù deve morire, lui arriva a Gerusalemme dove si tiene l’ultima cena, quindi si va al “Gethsemane”, il rinnegamento di Pietro, la morte di Giuda, Pilato, la crocifissione e “Mary at the tomb”, ovvero la tomba vuota e la resurrezione di “The greatest love of all”.

Bello! Toccante! Se anche non padroneggiate l’inglese, ma conoscete bene il Vangelo, non dovreste aver difficoltà ad entrare nella narrazione musicale, poiché Morse riesce a rievocare, attraverso le atmosfere scelte, le varie situazioni.

Link alla playlist completa per l’ascolto del cd su YouTube https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nNClbHwOfPDtZLmybw-bX2bj5Hq7AaTOY