Tracce di Luce โ€“ Commento al Vangelo di domenica 25 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 9, 2-10

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โ€ฆMoira

Moria รจ dove Abramo ha vissuto la crisi piรน grossa della sua vita, dove pensava di dover perdere senza senso tutto quello per cui aveva camminato. Moria รจ anche lโ€™inquietudine che Gesรน stesso ha provato in quei tratti di strada in cui si rendeva conto ormai, dopo aver deluso le aspettative delle folle, che il suo cammino avrebbe portato a Gerusalemme, e alla morte. Un momento Moria sarร  senza dubbio il Getsemani.

Ma Moria รจ solo un tratto della strada, non รจ la fine. E alla luce di un altro monte, il Tabor, puรฒ ritrovare tutto il suo senso: il vangelo di oggi รจ proprio incastonato tra gli annunci della Passione che Gesรน fa ai discepoli, nella strada verso Gerusalemme, quando sale sul monte per alzare gli occhi e vedere in profonditร  il senso della sua vita, per vederla attraverso gli occhi del Padre. Abramo vive unโ€™esperienza simile quando sul monte alza gli occhi, sente la parola di un angelo e si accorge di un ariete, da sacrificare al posto del figlio. Cosรฌ per Abramo Moria diventa il luogo di un ritrovato legame di fiducia con il Donatore, Colui che gli aveva donato anche il figlio Isacco, e che non lo avrebbe abbandonato. Forse il pericolo per Abramo, dopo aver ricevuto Isacco, era quello di perdere di vista questo legame, legandosi solo al dono, al figlio, quasi impossessandosene. E ritrovandosi cosรฌ in balia della vita, delle circostanze, della paura di perderlo.

Un teologo diceva che peccare รจ credere al potere della morte. Cioรจ che al di lร  delle cose cโ€™รจ il vuoto, che alla fine tutto si disfa. Per questo mi attacco alle cose, perchรฉ non credo ci sia davvero vita al di lร , ho paura di morire, di sperimentare il vuoto. Gesรน invece sul Tabor vive un limpido anticipo della Pasqua, intuendo che al fondo delle cose cโ€™รจ luce, Risurrezione, vita, il fuoco della Pasqua. Perchรฉ al fondo delle cose cโ€™รจ il Padre. Se il peccato รจ credere al potere della morte, la trasfigurazione guarisce facendo intuire che al fondo cโ€™รจ molto di piรน: Gesรน che accompagna i discepoli a salire sul monte รจ Gesรน che ci accompagna a vedere oltre, in profonditร . E tutto il cammino della vita allora, con le sue asperitร , diventa una battaglia per la libertร , contro la paura di morire, di non valere, di non essere abbastanza, di essere ingannati, quella paura che ci porta ad attaccarci alle cose, alle conquiste, ai meritiโ€ฆ e tornare cosรฌ a vivere lโ€™essenziale della relazione con Colui che tutto ci dona, crescendo in quella fiducia che ci fa camminare con libertร  su questa terra, con gratitudine, gustandone i doni. Si tratta di lasciarsi prendere in disparte, di lasciarsi aprire gli occhi dalla Parola. E di accogliere e fare memoria delle esperienze di luce giร  vissute, dove la vita, per quando disordinata, si รจ ritrova come ricapitolata.

Tutto questo accade il settimo giorno, quello della preghiera, dellโ€™Eucaristia, della fraternitร , che diventano scuole di profezia per noi, per vedere la vita con i suoi occhi. La Parola ascoltata, il Pane spezzato diventano i luoghi per fare esperienza di trasfigurazione, o riconoscere le esperienze di luce che ci sono giร  state. Per riprendere poi il cammino dellโ€™amore. Perchรฉ alla fine rimane solo Gesรน, che cammina verso un terzo monte, il Golgota, quello della Pasqua. Chiede di non fermarsi, Gesรน, ma di camminare. Di non raccontare, ma di camminare. Forse anche per noi, perchรฉ lโ€™intuizione non resti unโ€™idea ma diventi carne, la piรน bella testimonianza รจ quella di trovarci a raccontare, con la profonditร  della nostra vita in cammino, quello che abbiamo pregato nel salmo: โ€œCamminerรฒ alla presenza del Signore sulla terra dei viventiโ€. Raccontare, come farร  Gesรน, la bellezza di quella luce attraverso una vita da vero uomo. Dio ha scelto di rivelarsi la dove cโ€™รจ un uomo che diventa uomo, amando. Sarร  la via del Golgota. Sarร  la che si dischiuderร  per sempre la luce del Tabor.

La Quaresima รจ un cammino attraverso Moria, per tornare a una fonte, alla sorgente, alla forza delle parole consegnata da Paolo nella seconda lettura: se Dio รจ con noi, chi sarร  contro di noi? Perchรฉ siamo scelti, Lui ha giร  scelto, per sempre. Per questo il tempo รจ compiuto e ogni momento รจ un nuovo inizio. Re-inoltrarsi nella vita con questa fiducia, con questo sguardo, รจ la nostra missione.

Fonte: il canale Telegram di โ€œTracce di Luceโ€œ.

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