Oggi il Vangelo ci presenta la storia di Bartimeo. Chi era Bartimeo? Era il figlio di Timeo ed era un uomo cieco, non vedente. Ai tempi di Gesรน non cโera la pensione di invaliditร per coloro che non potevano lavorare; questo il motivo per cui questโuomo mendicava, ossia chiedeva lโelemosina. I ciechi, come tutti coloro che hanno qualche handicap, sviluppano maggiormente gli altri sensi. Bartimeo percepisce che Gesรน sta per passare vicino a dove lui sostava e si fa sentire, anzi grida. Vuole attirare lโattenzione e la compassione di Gesรน.
Le persone intorno a lui cercano di farlo tacere, โma luiโ- si dice nel Vangelo โ โgridava ancora piรน forteโ. Bartimeo grida perchรฉ รจ convinto che Gesรน puรฒ salvarlo. Non gli importa di quello che pensano gli altri. Spesso quando noi ci rivolgiamo a Dio, ci vengono tante tentazioni, dal di fuori, (da parenti, amici e conoscenti) e dal di dentro (pensieri e insinuazioni). In pratica entrambe vogliono scoraggiarci ed รจ come se ci sussurrassero continuamente allโorecchio: โnon pregare, non ne vale la pena, non serve a niente, stai zittoโ.
Bartimeo non si fa intimidire, insiste. Gesรน รจ contornato da tantissime persone perchรฉ la sua fama era grande; tuttavia si accorge di Bartimeo e chiede che glielo portino.
Appena gli dicono che Gesรน lo chiama, โBartimeo โ questo il testo โ โbalzรฒ subito in piedi e gettato il mantello venne da Gesรนโ.
Bartimeo รจ troppo contento, non si alza, ma balza in piedi e getta il mantello.
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Bisogna sapere che in Israele il mantello era un bene inalienabile, un bene che nessuno per nessuna ragione poteva togliere alla persona che lo indossava. In Israele, infatti, le escursioni termiche tra il giorno e la notte erano molto marcate. Privare una persona del mantello sarebbe equivalso a esporla a cambiamenti climatici rilevanti con conseguenze sulla salute non indifferenti.
Bartimeo รจ troppo felice e quindi non bada ad altro che ad incontrare Gesรน.
Il Maestro gli fa una domanda che, di primo acchito, ci viene da pensare superflua: โChe cosa vuoi che io faccia per te?โ.
Ma come? Non sapeva forse Gesรน che Bartimeo era non vedente? Perchรฉ gli fa la domanda?
Gesรน vuole che noi prendiamo consapevolezza e responsabilitร delle nostre richieste. Talvolta chiedere la guarigione รจ impegnativo perchรฉ comporta la rinuncia a tutti quei โprivilegi e attenzioniโ di cui solitamente il malato usufruisce.
Bartimeo risponde: โRabbunรฌ (parola ebraica che significa โmaestroโ) che io veda di nuovoโ.
Gesรน che gli risponde: โ Vaโ la tua fede ti ha salvatoโ.
Sรฌ, oggi il Signore ci chiama a rafforzare la nostra fede e attraverso questo racconto ce ne offre gli strumenti. Il primo รจ sicuramente quello della preghiera. Una preghiera che non si fa bloccare nรฉ dagli altri, nรฉ da noi stessi. Molto spesso ci scoraggiamo, ci ripetiamo frasi deprimenti che suonano cosi: โma che preghi a fare? Non vedi che non cambia niente? Piuttosto accetta e contentati di ciรฒ che haiโ.
Ci serve una preghiera che riconosce in Gesรน il Salvatore, una preghiera costante e insistente.
Oggi Gesรน ci dimostra che la preghiera invece opera meraviglie. Non รจ un caso se, secondo i maestri della preghiera, proprio le parole pronunciate da questo cieco, โGesรน, figlio di Davide, (cioรจ di stirpe regale) abbi pietร di meโ, costituiscono quella che nella tradizione della chiesa si chiama la โpreghiera del cuoreโ.
La preghiera del cuore รจ il modo piรน semplice e immediato che abbiamo per rivolgerci al Signore durante la giornata e cosรฌ imparare a vivere in sua compagnia.
Diceva Papa Giovanni Paolo II: โLa preghiera รจ lโelemento che maggiormente cambia il destino dei singoli e dei popoliโ.
Chiediamoci oggi come รจ la nostra preghiera e facciamo il proposito di darle piรน tempo e spazio nella nostra vita. Per esempio appena svegli e prima di coricarci facciamo un bel segno di croce e recitiamo quelle che un tempo si chiamavano le preghiere del mattino e della sera. Fatevele stampare dai vostri genitori o ricercatele su internet.
Queste preghiere, perรฒ, non vanno dette a pappagallo, ma pensando alle parole che pronunciamo.
In questo modo la nostra fede crescerร e anche a noi Gesรน dirร : โla tua fede ti ha salvatoโ.
Santa Madre Teresa di Calcutta, una suora morta negli anni โ90, che ha speso tutta la sua vita tra i piรน poveri dei poveri, diceva: โSe tu preghi, tu credi, se tu credi, tu ami, se tu ami, tu servi, se tu servi, tu sei feliceโ.
Noi siamo portati a pensare che prima dobbiamo credere in Dio e poi allora ci rivolgiamo a lui nella preghiera. Madre Teresa invece diceva che per credere bisogna prima pregare.
La preghiera da sola non bastaโฆ bisogna anche amare. Allora Gesรน ti dice di imitarlo e di domandare oggi a tua mamma, o al tuo papร , o a chi vive e si prende cura di te: โCosa vuoi che io faccia per te?โ
Concludiamo adesso dicendo a Gesรน:
โ Figlio di Davide, Gesรน, abbi pietร di meโ
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