La resistenza di Taybeh
Ecco di Bergamo, Sept. 2005
Il villaggio รจ lร , in cima alla collina, dominato da tre campanili. Non ci sono minareti nรฉ cupole di sinagoghe a svettare verso il cielo. Questo grumo di case fra i saliscendi pietrosi della Cisgiordania, a trenta chilometri da Gerusalemme, รจ uno scherzo del destino, unโisola di resistenza.
Le rovine della chiesa di San Giorgio, nel villaggio di Taybeh presso Ramallah. Foto: Simone Natale
Non compare sulle cartine, nemmeno palestinesi, e non rientra nei circuiti turistici nรฉ fra le tappe dei pellegrinaggi. Taybeh รจ lโunico villaggio della Terra Santa interamente cristiano. Lโeccezione che conferma la regola. E qui la regola รจ che la presenza cristiana va assottigliandosi. Nel 1948 i seguaci di Gesรน erano il 25 per cento degli abitanti della Palestina storica. Oggi sono meno del 2 per cento: 180 mila.
Taybeh รจ citata nella Bibbia con il nome storico di Efraim. Sei volte nellโAntico Testamento e una nel Nuovo: โGesรน pertanto non si faceva piรน vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirรฒ di lร nella regione vicina al deserto, in una cittร chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoliโ (Gv 11,54). Il figlio di Dio si fermรฒ qui alcuni giorni prima del viaggio finale a Gerusalemme, verso la Passione. โQuando uno si sente minacciato va dagli amici, e qui Gesรน ne aveva. Questa era la Samaria, regione nota per la sua accoglienzaโ dice padre Raed Abusahlia, 38 anni, da due parroco cattolico di Taybeh.
ร un personaggio noto in Terra Santa: palestinese nato vicino a Jenin, รจ stato cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme. ร un infaticabile animatore della comunitร cattolica latina di questo lembo di Medio Oriente. โNel villaggio โ dice โ i cristiani sono presenti senza interruzione da duemila anni. Sono orgogliosi di dire, un poโ scherzando, che sono stati evangelizzati direttamente da Gesรนโ.
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Taybeh ha 1.400 abitanti: cattolici (750), greco-ortodossi (450) e melchiti (165). Ci sono anche una quarantina di musulmani โdi passaggioโ come dicono qui: sono ospiti a tempo. La vecchia Efraim ha resistito allโislamizzazione (รจ circondata da 16 villaggi islamici) e alla colonizzazione ebraica dei territori (in zona ci sono cinque insediamenti; quello di Ofra รจ in continua espansione e si sta mangiando terre di proprietร di Taybeh). Certo ha pagato il suo tributo allโemigrazione, verso lโAmerica, la Giordania e Gerusalemme: i residenti erano 3 mila 400 prima della guerra del 1967. Lontano da qui vivono almeno 7 mila persone originarie del villaggio, che รจ gomito a gomito con Der Jerir: anche questo centro era a maggioranza cristiana. Come lo erano Betlemme e Ramallah, la capitale amministrativa dellโAutoritร palestinese a dieci chilometri da qui.
Ma qual รจ il segreto di Taybeh, lโelisire che le ha permesso di resistere nel tempo allโerosione migratoria e demografica? โCโรจ un senso dellโidentitร e dellโappartenenza fortissimoโ risponde il sindaco, Daoud Khoury, greco-ortodosso, sposato con una americana, padre di tre figli, eletto appena due mesi fa nelle fila di Al Fatah, il partito-stato fondato da Yasser Arafat. La foto del raรฌs รจ appesa alle spalle del primo cittadino, sulla scrivania cโรจ la Bibbia (โnoi cristiani ci sentiamo palestinesi a tutti gli effetti e Arafat ha sempre difeso la nostra presenza in questa terraโ commenta padre Raed). Per tanti che se ne sono andati dal villaggio, qualcuno ha fatto il percorso inverso. Il sindaco รจ fra questi. La sua รจ una famiglia storica di Taybeh, la piรน grande. Dopo 24 anni negli Stati Uniti, il professor Khoury (รจ docente di materie economiche allโUniversitร di Bir Zeit) ha deciso di lasciare insieme ai suoi cari le agiatezze di una vita da benestante per tornare in patria. Era il 1999. โGli anni pieni di speranze di pace โ ricorda โ innescate dal processo di Oslo. La situazione sembrava uscita dal tunnel. Noi palestinesi della diaspora ci siamo detti: รจ ora di tornare, meglio essere primi nel villaggio che ultimi in cittร . Volevo fare qualcosa per la mia terra, cโera un Paese da costruire. Poi con la seconda Intifada tutto รจ precipitato. Ma non sono pentito della mia sceltaโ.
Non basterebbe il senso forte dellโidentitร โ e la coscienza della responsabilitร di mantenere questo presidio cristiano โ per dare corpo allโeccezione di Taybeh. Aiutano anche i rapporti distesi con i vicini musulmani e soprattutto le ottime relazioni fra le tre comunitร cristiane.
โLa Provvidenza ha fatto la sua parte โ dice padre Giacomo, da 16 anni parroco dei melchiti, palestinese nato a Jaffa โ e il fatto di condividere le sofferenze di questa terra gioca un ruolo. Tra noi parroci si va dโaccordo, si prega anche insieme. ร un fatto raro, anche in Palestinaโ. Il villaggio รจ un laboratorio di ecumenismo, di prove dโunitร fra cristiani. Sulle feste รจ stato raggiunto un compromesso: Natale viene celebrato secondo il calendario gregoriano-latino e la Pasqua seguendo quello giuliano-ortodosso. Cโรจ poi una regola non scritta che vige a Taybeh: non si vendono proprietร a chi non รจ cristiano. Case e terreni passano di padre in figlio. โVogliamo costituire un fondo comune โ dice il sindaco โ nel quale ogni emigrato versa 10 dollari: con quei soldi acquisteremo le proprietร di chi volesse liberarseneโ. Il professor Daoud Khoury ha altri progetti: costruire un albergo, un centro commerciale e addirittura un casinรฒ, mischiando il sacro con il profano.
Sulle comunitร vigila il patrono San Giorgio. Dร il nome alla chiesa bizantina che risale al quarto secolo, contemporanea dei primi nuclei del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Le sue rovine sono prossime al municipio e dominano la vallata che scende verso il Mar Morto. Il sindaco รจ anche azionista dellโazienda di famiglia che produce lโunica birra nazionale palestinese, la โTaybehโ. Sarebbe stato il Saladino a dare questo nome al villaggio: la leggenda dice che passรฒ di qui e, colpito dallโospitalitร degli abitanti, scelse il termine che significa โgradevoli, gentiliโ.
Le vendite di birra sono un termometro dello stato di salute socio-economica dei territori palestinesi. โDi questi tempi non vanno bene, abbiamo dovuto lasciare a casa nove personeโ dice il sindaco. Nella vecchia Efraim il 30 per cento della popolazione รจ senza lavoro. โCerchiamo di rispondere insieme ai bisogni del nostro popolo: anche questo ci unisceโ osserva padre David Khoury (parente del primo cittadino), nato qui e da 20 anni parroco dei greco-ortodossi.
I tre sacerdoti a guida delle comunitร sono uniti in un comitato: una volta al mese si ritrovano per valutare problemi, esigenze, possibili risposte. โNoi cristiani di Terra Santa โ chiosa padre Raed โ non vogliamo restare mendicanti, dipendere dagli altri. La nostra gente ha voglia di lavorare e sa creare prodotti di qualitร โ. La vitalitร e lโoperositร della parrocchia cattolica hanno dato frutti.
ร stata allestita la scuola del Patriarcato latino (450 studenti, dallโasilo nido al liceo; un terzo degli allievi piรน piccoli iscritti รจ musulmano e arriva dai villaggi vicini), cโรจ una casa di accoglienza per chi รจ di passaggio (dedicata a Charles de Foucault, che nel suo peregrinare fece tappa a Taybeh), un centro medico (raggiungere il vicino ospedale di Ramallah, in tempi di checkpoint e strade chiuse รจ spesso impossibile anche per gli ammalati) e, ultima arrivata, una casa di ricovero per anziani.
Ma padre Raed รจ un vulcano ed ha messo in piedi anche attivitร per creare altra occupazione: laboratori per la lavorazione della ceramica e del legno dโulivo e per la fabbricazione di candele. ร stata ottimizzata la produzione dellโolio dโoliva: ci sono 30 mila alberi nella zona. Veniva usato come merce di baratto: grazie a un nuovo frantoio questโanno sono stati prodotti 35 mila litri. Lโolio di Taybeh ora รจ in vendita in 2 mila 500 supermercati francesi.
Padre Raed non รจ mai fermo (โsa, qui lo Stato รจ assente e agire รจ un nostro dovereโ). Le attivitร danno lavoro a una quarantina di persone, con una ricaduta positiva per duecento. Ha inventato le โlampade della paceโ. Lโobiettivo รจ diffonderne 100 mila nelle chiese del mondo entro tre anni: finora รจ stata raggiunta quota settemila. Il ricavato della vendita serve a finanziare i progetti per Taybeh. โAi cristiani dโOccidente โ dice il parroco โ chiedo un aiuto per la Terra Santa ma anche tante preghiereโ. La comunitร cerca in Europa parrocchie e Comuni disponibili a gemellaggi. Il sindaco dร una garanzia: โQuanto resisterร Taybeh non lo so, ma sono certo che lavorerรฒ fino allโultimo per difendere lโidentitร della mia terraโ.