Eโ online il sussidio di Avvento e Natale 2016 curato dalla Conferenza Episcopale Italiana.
โSpezzeranno le loro spade
e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falciโ (Is 2,4)
Il sussidio si divide nei due tempi di Avvento e Natale. Per ogni Domenica e festivitร si propongono riflessioni bibliche, indicazioni liturgiche, suggerimenti per lโanimazione musicale e orientamenti catechistici.
Cโรจ la possibilitร anche di scaricare i file PDF di ciascun giorno ed i Salmi in formato mp3 (con spartito in PDF).
Questo il Salmo cantato della prima domenica di Avvento (27 novembre 2016).
https://youtu.be/e-BdBH10GTI
- Pubblicitร -
Presentazione di S.E. Mons. Nunzio Galantino
[ads2]ยซSรฌ, vengo presto!โ Amen. Vieni, Signore Gesรนยป (Ap 22,20). Lโannuncio e la fiduciosa supplica per affrettare il ritorno del Risorto formano il nucleo essenziale del Tempo dโAvvento. Solo in apparenza il โtempo liturgicoโ si presenta come tempo ciclico, come una tradizione che si ripete. Ogni anno che lo celebriamo constatiamo che il Regno di Dio avanza nella storia: storia del mondo, storia della salvezza.
I segnali che provengono dal mondo potrebbero scoraggiare: che cosa รจ la celebrazione liturgica โ proposta debole e fragile, affidata alla recezione e alla buona volontร degli uomini โ in confronto ai conflitti, alle tensioni, alle guerre che serpeggiano e sembrano sul punto di esplodere? In realtร non si tratta di un tempo debole, anche se viene espresso con sobrietร particolare dalla liturgia. Eโ un tempo forte di preparazione e di avvio, che invita a iniziare un nuovo percorso, settimana per settimana, verso il compimento di quella era nuova della storia umana cominciata con il Natale del Signore, che celebreremo nella festa e nella gioia.[ads1]
ยซSpezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falciยป (Is 2,4). Un annuncio inaudito apre la Liturgia della Parola della prima domenica di Avvento. Una profezia che scuote le coscienze, che ha il coraggio di vedere la luce dove altri identificano solo tenebra e non senso. Questo annuncio non rimane un fatto isolato: tutti i testi delle liturgie dโAvvento (letture bibliche e testi patristici, salmi, orazioni e prefazi, antifone e canti) sono disposti in modo da richiamarci e accompagnarci a una fedele vigilanza nel cammino. Lo spirito dellโAvvento non puรฒ lasciarci indifferenti.
Se noi andiamo verso il Signore, in realtร รจ il suo venire che ci smuove dallโimmobilismo e rimette in moto energie sopite, ci libera da stanchezze e pigrizie. Un rinnovato incontro con lui puรฒ dar vita a un nuovo segmento del nostro vivere, che dia uno spazio piรน generoso a Colui che viene. Cosรฌ possiamo dare senso pieno alla parola Avvento, che vogliamo onorare e rendere concreta. E prende profonditร anche la nostra supplica: ยซVieni, Signore Gesรน, spezza le nostre spade, smussa le punte delle nostre lance, cancella i desideri di guerra, le chiusure, i muri: riconosciamo la tua chiamata e il bisogno di aprirci a te, senza timoreยป.
Partendo dallโesperienza dellโAnno della Misericordia, il โSussidioโ โ predisposto da alcuni uffici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana โ intende accompagnare le comunitร della Chiesa che รจ in Italia a vivere la trasformazione della Storia che il Risorto opera incessantemente; il Signore che viene รจ infatti il Risorto: tutta la realtร , umana e cosmica, รจ in lui trasfigurata, รจ la nuova e definitiva creazione. Le nostre fragili realtร possono aprirsi a una nuova esistenza. Come ricorda Papa Francesco:
Cristo ha unificato tutto in Sรฉ: cielo e terra, Dio e uomo, tempo ed eternitร , carne e spirito, persona e societร . Il segno distintivo di questa unitร e riconciliazione di tutto in Sรฉ รจ la pace. Cristo ยซ รจ la nostra paceยป (Ef 2,14). Lโannuncio evangelico inizia sempre con il saluto di pace, e la pace corona e cementa in ogni momento le relazioni tra i discepoli. La pace รจ possibile perchรฉ il Signore ha vinto il mondo e la sua permanente conflittualitร avendolo ยซpacificato con il sangue della sua croceยป (Col 1,20). Ma se andiamo a fondo in questi testi biblici, scopriremo che il primo ambito in cui siamo chiamati a conquistare questa pacificazione nelle differenze รจ la propria interioritร , la propria vita, sempre minacciata dalla dispersione dialettica. Con cuori spezzati in mille frammenti sarร difficile costruire unโautentica pace sociale. (EG 229).
Le ferite aperte e piรน dolorose, oggi, sono visibili nellโassenza di pace e nella presenza crudele della guerra. Puntare su una riduzione dei conflitti e una piรน attiva fiducia nel dialogo, vuol dire oggi riattivare le energie che aiutino a portare il peso del confronto non cruento, pagandone pure il prezzo ma in un orizzonte tinto di speranza. Il Signore che viene รจ ยซla nostra paceยป (Ef 2,14). Riconciliare, pacificare, costruire, e ricostruire, la storia continuamente lacerata. Dare credito agli altri, preparando il meglio possibile il campo della โpluriforme unitร โ. Anche in questo nostro Avvento-Natale: ยซVieni, Signore Gesรนยป.
Sul piano personale, si tratterร di accogliere piรน a fondo lโappello che viene dallo Spirito di Pace; lasciando correggere, in particolare, il nostro modo di guardare gli โaltriโ: Dio ci fa intuire che nellโaltro, o meglio, nei fratelli, รจ presente una possibile trasfigurazione, che รจ per tutti urgente, ma che troppo spesso รจ velata dietro il vivere di chi รจ povero, scartato, oggetto di violenza, privato di avvenire.
Sul piano comunitario, andranno continuamente rigenerate le speranze, per non appiattirsi nello statu quo, e rilanciare invece โ non le utopie โ ma il disegno di un mondo piรน abitabile, e di una vita ultima in Dio, da annunciare senza stancarsi.
Eโ la strada maestra di un Avvento autentico, che ci conduce a celebrare โin spirito e veritร โ il Natale del Signore, come trasfigurazione dellโumano che ยซnella pienezza del tempoยป (Gal 4,4) si fa annuncio e profezia del Regno di Dio, che รจ in mezzo a noi.
Lโauspicio รจ che il โSussidioโ, in continuitร dinamica con il Convegno ecclesiale di Firenze, in piena sintonia con il Magistero di Papa Francesco โ fatto di gesti e parole assai eloquenti che ci interpellano โ possa favorire nelle comunitร cristiane una fruttuosa accoglienza dellโunico Dono, capace di trasfigurare la nostra umanitร e di liberare unโesistenza troppo angustiata dalle nostre preoccupazioni, per entrare in un tempo nuovo, gioioso nel ringraziamento e lieto nella comunione.
+ Nunzio Galantino
Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana