INTRODUZIONE UNA CHIAVE PER COMPRENDERE IL BRANO
«Dopo il brano di 13, 1-30, che racconta i gesti, le parole, i sentimenti di Gesù e dei suoi durante la cena pasquale, con 13, 31 entriamo nelle parole del grande ultimo discorso di Gesù, che terminerà con la preghiera sacerdotale del cap. 17. Gv 14, 15-21 introduce la promessa dell’invio dello Spirito santo, quale consolatore, quale presenza certa, ma anche la promessa della venuta del Padre e di Lui stesso nell’intimo dei discepoli che, per la fede, avranno creduto in lui e avranno custodito i suoi comandi.»
IN ASCOLTO DELLA PAROLA di Gv 14, 15-2
CONTESTUALIZZAZIONE DELLA PERICOPE ALL’INTERNO DEL CAPITOLO 14
Il capitolo 14 si apre e si chiude (vv. 1 e 27) con l’invito da parte di Gesù di non lasciarsi sconvolgere dagli eventi: “Non sia turbato il vostro cuore” “Vi lascio la pace e vi do la mia pace”. Quella relazione inaugurata dalla Pasqua tra Gesù e i suoi discepoli fatta di fede, fiducia e amore e resa possibile ora dal dono nuovo dello Spirito Paraclito, diventa oggetto dei dialoghi e dei discorsi in questo capitolo.
TEMI DEL CAPITOLO 14
- CREDERE (vv. 1-14)
- AMARE (vv. 5-26)
- CREDERE NELL’AMORE (vv. 27-31)
CONFRONTO CON I PERSONAGGI: IL PADRE, GESÙ, LO SPIRITO, I DISCEPOLI, IL MONDO
IL PADRE.:
- Destinatario della preghiera di Gesù: “Io pregherò il Padre”
- Colui che
- Colui che ci ama
IL FIGLIO GESÙ.
- L’ORANTE, colui che prega il Padre
- non ci lascia orfani, ma che ritorna
- IL VIVENTE per sempre, il vincitore della
- Egli è nel Padre ed è in noi,
- Egli ci ama, come il Padre ci ama e si manifesta a
LO SPIRITO SANTO.
- Il Paraclito, cioè il Consolatore
- Lo Spirito della verità
c) L’amico degli uomini, è l’Amore stesso
I DISCEPOLI.
- A loro è richiesto un amore vero che sappia trasformarsi in gesti concreti e nell’osservanza dei comandament
- Il discepolo è anche uno che conosce
- Il discepolo è anche colui che vive, che è in, cioè dentro,
IL MONDO: non può ricevere lo Spirito, perché non lo vede e non lo conosce.
ALCUNI SPUNTI PER RIFLETTERE: I CONNETTIVI DELLO SPIRITO!
- I “SE” DELLA LIBERTÀ… PERCHÉ L’AMORE NON USA VIOLENZA!
- IL “DENTRO” CHE DIVENTA “FUORI”… PERCHÉ L’AMORE SI EFFONDE PER CONTAGIO E RISALE COME SORGIVA!
- IL “COME” DELLA SOMIGLIANZA… PERCHÉ GESÙ NON RIVENDICA AMORE, MA LO SPERA, SE NE FA MENDICANTE!
- “A” “IN” “CON”… PERCHÉ L’AMORE VUOLE ABITARE IN NOI
PORTANDO LA RELIQUIA DEL CATINO DELL’ACQUA SPORCA DELL’ULITMA CENA…
DIVENTIAMO, COME GESÙ NELLO SPIRITO, CONSOLATORI!
ALCUNE DOMANDE
- “Se vuoi amarmi”, Gesù mi dice: ed io che cosa scelgo? Scelgo l’Amore, cioè la relazione, il mettermi a confronto, lo scambio, il dono reciproco, l’offerta di me stesso? O piuttosto preferisco chiudermi, rimanere nella solitudine e nell’isolamento? Chi e che cosa mi impediscono di scegliere l’Amore?
- “Se tu mi ami; il Padre ti darà un altro Consolatore” Come sperimento la presenza dello Spirito in me? E di chi e come divento “consolazione”?
- Spesso vivo la vita come momenti spezzati, e così le relazioni e la stessa Alla luce di questa Parola, come posso unificare la mia fede con l’azione, la preghiera con l’impegno della carità, la conoscenza di Gesù con l’amore per Gesù?
- Anch’io sono uno/a cui Gesù ha lavato i piedi nell’ultima cena… ora tocca a me? Ma che significa concretamente nella mia via: “Portare in giro il catino dell’acqua sporca come reliquia”?
… PER RIFLETTERE ANCORA
«Se dovessi scegliermi una reliquia della passione, raccoglierei tra i flagelli e le lance quel tondo catino di acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente sotto il braccio, guardare solo i talloni della gente; e a ogni piede cingermi l’asciugatoio, curvarmi giù, non alzare gli occhi oltre i polpacci, così da non distinguere gli amici dai nemici. Lavare i piedi all’ateo, al cocainomane, al mercante d’armi, all’assassino del ragazzo del canneto, allo sfruttatore della prostituta nel vicolo, al suicida, in silenzio: finché abbaino capito» (L. SANTUCCI, Una vita di Cristo. Volte andarvene anche voi?, Cinisello B. 1995)
Alla scuola della Parola
Chiesa, tu sei fraternità, missione permanente
Parrocchia Sant’Antonino
27° incontro: 14 maggio 2020