suor Maria Sofia Cichetti – Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2019

«Preghiera e lavoro ci avvicinano a Dio»

di Cristiano Proia

Vogliamo essere sentinelle, che su questa rupe hanno sempre le mani alzate con la preghiera dinanzi al Signore, per impetrare grazia, salvezza e pace per tutti i fratelli». Gli ingranaggi della funivia, il modo più semplice di arrivare qui, sono fermi. Il silenzio avvolge la valle che abbraccia Claro, la cinge con il suo verde che arriva a sfiorare le nuvole.

Suor Maria Sofia Cichetti è la badessa del monastero benedettino di Santa Maria Assunta, un luogo mistico edificato nel 1400 dove la religiosa conduce una vita contemplativa e di clausura – ma anche di lavoro, nello stile benedettino – assieme ad altre dieci consorelle. Il “Vangelo in Casa” prosegue il suo percorso esplorativo in diversi mondi dell’esegesi dei testi evangelici.

Per la prima volta si aprono alle telecamere della trasmissione di Caritas Ticino le porte di un monastero (peraltro, di clausura) e per la prima volta sarà una donna a commentare per noi il Vangelo – che, nella prima domenica di Avvento, dà il via ad un nuovo anno liturgico – assieme a Dante Balbo per la prima puntata natalizia de il “Vangelo in Casa”.

«Nel brano di questa domenica, l’incitazione di Gesù a vegliare sempre può sembrare una presa di posizione forte» esordisce Suor Sofia «ma il suo è uno stimolo ad essere vigili, ad attendere le manifestazioni dell’amore di Dio». Un’attesa che qui si vive quotidianamente nell’esperienza monastica: con il lavoro, necessario al sostentamento, c’è la convivenza quotidiana. Dante Balbo fa notare che non deve essere facile, che ci vuole pazienza e dedizione, oltre alla preghiera. «È un’esigenza imprescindibile, l’amore. Quello che doniamo al Signore è anche quello per le sorelle. La carità fraterna è fondamentale: ci permette di superare i nostri limiti, anche caratteriali, per andare verso l’altro».

Produzione Caritas Ticino

Link al video

Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaìa

Is 2,1-5

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.

Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 121 (122)

R. Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. R.

Seconda Lettura

La nostra salvezza è più vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Rm 13,11-14a

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.

La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.

Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

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