Suor Katia Vecchini fdo – Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2019

Gesù approfitta di ogni avvenimento per riportarci al Padre, per indicarci la via che porta alla casa sicura. Gesù è accusato di essere dalla parte di Beelzebùl, capo dei demoni. È difficile pensare che ci sia qualcuno capace di fare il bene gratuitamente: Gesù guarisce, risana, risolleva dal male e il suo agire viene giudicato male.

Dopo duemila anni, anche noi ci stupiamo di chi è capace di compiere un gesto senza ottenere nulla in cambio, un atto di generosità non dettato da ipocrisia, o opportunismo. Quando qualcuno ci offre qualcosa o compie un gesto di benevolenza, subito scatta in noi il sospetto che voglia qualcosa in cambio, se non altro ci abita una certa sorpresa verso un’azione che mai avremmo pensato.

San Vincenzo Grossi diceva che “Non basta fare il bene, bisogna farlo bene”: siamo chiamati a purificare le nostre intenzioni con cui agiamo verso gli altri ma dobbiamo anche purificare il nostro sguardo affinchè possiamo dare fiducia a chi ci viene incontro, chissà con quale sacrificio! Impariamo da Gesù a fare il bene, libero da ogni interesse: chi sta con Lui e cerca di imitarlo non può che raccogliere buoni frutti. Chi opera con doppiezza o sperando di averne il contraccambio non raccoglierà buoni frutti ma disperderà tempo, energie ed occasioni per accumulare tesori in cielo.

Preghiera

Donaci occhi limpidi, Signore, per accogliere e ricevere il dono di chi ci vuole bene. Non permettere che il sospetto e la paura ostacolino la benevolenza che diviene gratitudine. E così sia.

Impegno

Oggi cercherò le occasioni per vivere con verità ogni gesto di amore e di benevolenza, allontanando la ricerca del proprio guadagno di stima, di riconoscenza, o di tornaconto.

Commento a cura di Suor Katia Vecchini fdo (Suore Figlie dell’Oratorio)

Il volumetto dal quale è stato tratto il commento è stato curato da don Dino Lanza (cdv@diocesipatti.it) – Centro Diocesano Vocazioni, di Patti (Me).

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Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 15-26

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.

Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.

Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

Parola del Signore

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