Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Di solito vogliamo essere dei grandi. Grandi sapienti, grandi dottori, grandi maestri, grandi professori, grandi commercianti, grandi… Nel Vangelo di questa domenica Gesù non solo ringrazia il Padre, ma Gli rende lode per avere rivelato la Via, che è Lui, (la salvezza) ai piccoli. Senza dubbio essere intelligenti, avere grandi talenti, essere competenti in tante cose che si fanno è importante. Ma per conoscere veramente Dio, attraverso il suo Figlio, bisogna essere piccoli. In un altro suo insegnamento Gesù dirà “se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”.
Ecco la Via della felicità! Solo in questa dimensione di chi si lascia guidare dal Padre e si mette nella condizione dei bambini, semplici, fragili, deboli e riconoscenti di aver bisogno di “qualcuno” che lì sostiene al di là delle loro piccole forze umane, si può fare vera esperienza di Dio. Mettersi nelle mani di Dio che ci conduce e ci guida non è così scontato. Noi grandi facciamo troppi calcoli. Bisogna, invece, lasciarsi guidare e chiedere il dono della fede che fa si che ci abbandoniamo, fiduciosi, nelle mani del Padre.
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Essere piccoli significa saperci bisognosi di aiuto e riconoscere quella fragilità che non è mancanza di coraggio ma capacità di credere che Dio è Provvidenza e si fa amico, presente nella nostra vita e nella nostra storia.
Lui si fa presente attraverso gli avvenimenti quotidiani, nelle persone che ci mette accanto…
Il Dio che Gesù ci ha fatto conoscere non è più un “mistero” indecifrabile perché Gesù è il vero volto rivelato di Dio. È il Dio con noi! La fede dei “piccoli” ci porta a contemplare la grandezza di Dio.
Sapere di avere accanto un Dio che ci guarda e ci sostiene in ogni momento della vita è motivo di lode. Ancora una volta Gesù ci insegna che Dio non è un padrone ma un Padre che ci tratta con amore grande e ci aiuta a portare ogni sorta di peso. Dio non è un padre che ama col calcolo, non giudica con il nostro metro ma dà a ciascuno un “giogo leggero”. Se l’aratro simboleggia la nostra vita, Gesù è Colui che cammina al nostro fianco per portare il peso della vita insieme con noi, sempre.
Suor Jakeline Nogueira
Istituto Figlie di Maria Immacolata – Roma