Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna. “Non ne ho voglia”… “Si, Signore”.
La parabola del Vangelo di questa domenica ci mostra la duplice realtà di noi cristiani. Perché in realtà, ciascuno di noi assume il comportamento di entrambi i figli.
A volte siamo capaci di dire si con la bocca, ma nel concreto del nostro cuore diciamo di no. Altre volte, invece, diciamo inizialmente di no ma poi, riflettendo nella nostra coscienza, facciamo quello che il Signore ci chiede.
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Quello che mi colpisce di più in questa parabola è la sincerità con la quale risponde il primo figlio. Davanti alla richiesta di suo padre non ha esitato a dire “non ne ho voglia”. È la tipica risposta impulsiva. Ma mi colpisce anche la sua capacità di riflettere su quella richiesta e di prendere un’altra decisione concreta. Siamo davanti a una parabola che descrive noi stessi. Quante volte diciamo “SI” a Dio e poi, nel nostro agire, non siamo fedeli alla nostra risposta! E quante volte diciamo a Dio di no e poi ripensiamo in cuor nostro e facciamo ciò che ci chiede.
In verità, davanti a Dio, la vera risposta non è quella che diciamo con le labbra. Lui aspetta da noi l’azione che concretizza la nostra risposta.
Il nostro dialogo con Dio nella preghiera può essere di profonda sapienza e saggezza ma la nostra risposta sarà concreta solo se io compio la sua volontà.
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Nella Storia della Salvezza c’è sempre una chiamata, una richiesta, un dialogo…Ma ciò che concretizza quel dialogo è il fare, non appena l’”Eccomi” iniziale. Dire si è certamente importante. Ma resterebbe un SI vuoto se l’AGIRE secondo il volere del cuore di Dio non trovasse posto nel nostro cuore.
Dio agisce e opera nel nostro tempo. Lui lascia spazio e libertà alla nostra scelta concreta. In verità il nostro tempo è il tempo di Dio. Ma la nostra risposta è il desiderio di Dio che si concretizza attraverso di noi!
Suor Jakeline Nogueira
Istituto Figlie di Maria Immacolata – Roma