Nella II domenica di Quaresima il Vangelo ci porta a seguire Gesรน sul monte e a contemplarlo in tutta la sua bellezza: Mt 17,1-9.
Intimitร con il Signore
Lโesperienza che Pietro, Giacomo e Giovanni fanno sullโalto monte ci porta, con tutta la sua intensitร , nel cuore dellโesperienza del credere.
Il cammino della fede non avviene per intraprendenza nรฉ per sforzo personale: รจ Gesรน che prende con sรฉ i suoi tre amici โ ciascuno di noi โ e li conduce, sta davanti, guida nelle esperienze della vita e aiuta ad attraversarle e a comprenderle.
Insieme salgono sul monte, perchรฉ non si crede da soli, abbiamo accanto fratelli e sorelle che come Pietro, Giacomo e Giovanni condividono la strada e la visione, ci consentono di parlare al plurale, di essere parte di un popolo di credenti.
Eppure si crede in disparte, perchรฉ la fede ha bisogno di momenti di ricerca solitaria, di intimitร col Signore, di quel nascondimento dove solo Dio vede e conosce; ha bisogno di prendere le distanze con coraggio da quel che ci circonda e che ci porta altrove, ci confonde e ci stordisce.
Credere รจโฆ
Credere รจ unโesperienza di luce, che porta uno sguardo nuovo su Dio, sulle relazioni, sulle cose; dร direzione e significato alla vita e alla storia, consente di trovare collegamenti di senso col passato e di gettare semi verso il futuro, crea legami tra chi ci ha preceduto e noi, tra noi e chi ci seguirร , come in quella conversazione dove la Legge e i Profeti, Mosรจ ed Elia, trovano il loro posto accanto a Gesรน.
Credere illumina come la luce ma acceca come il sole, permette di vedere e ci tiene lontani dal comprendere, in quel mistero che ci fa continuare a cercare proprio perchรฉ abbiamo trovato.
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La foto di suor Chiara proviene dal sito โParrocchie Lago di Caldonazzoโ