Suor Chiara Curzel – Commento al Vangelo del 20 Febbraio 2022

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Amare per primi, amare comunque

Una prospettiva impossibile?
Un elenco di cose da fare, e per giunta difficili. Per quanto la prospettiva che Gesù ci mette davanti sia affascinante, ricca di verbi generativi, come amare, fare del bene, benedire, pregare, perdonare, ciò non toglie che possa suonare come un obiettivo “bello e impossibile”, fuori dalla nostra portata.

Ma Gesù non chiede ciò che non possiamo fare, non ci pone davanti un codice etico da rispettare, non ci fa l’esame da “buoni cristiani”. Gesù ci indica una meta e ci mette in cammino, perché le nostre azioni e i nostri pensieri si trasformino assieme al nostro sguardo, al modo di guardare l’altro che ci sta accanto.

Che cosa succede se rileggiamo le parole del vangelo partendo non da ciò che dobbiamo fare ma da chi è l’altro per me?

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Gesù ci presenta l’altro prima di tutto come qualcuno da amare, nonostante quello che potrebbe fare o pensare di me, o contro di me. L’altro è qualcuno per cui pregare, tanto più se è caduto nella trappola dell’odio, della violenza fisica o verbale: se si sente (o se lo sento) nemico, potrà tornare ad essere fratello.

L’altro è diverso da me, e per questo può mettermi in discussione e può persino farmi del male, può pretendere di più di quello che posso dargli; può portare via cose mie, dal tempo, agli oggetti, fino all’amore, senza darmi in cambio quello che meriterei. Eppure, anche quando non mi comprende, ha il diritto di avere il meglio di me – la tunica oltre il mantello – e io il dovere di continuare a dargli fiducia, a mettermi davanti a lui “disarmato” e nella gratuità, semplicemente perché me lo chiede.

L’altro non è qualcuno che mi deve sempre qualcosa, a cui rinfacciare prestiti o da cui pretendere attenzioni in cambio; non è la mia fonte di gratificazione, né sarà sempre pronto ad amarmi, a farmi del bene, a prestarmi qualcosa perché io mi limiti a fare altrettanto. Succede spesso che sia io a dover amare per primo, salutare per primo, farmi vivo con lui e fargli un prestito per primo, nella consapevolezza che non sarà automatico il contraccambio. […]


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La foto di suor Chira proviene dal sito “Parrocchie Lago di Caldonazzo