Chiunque
La mormorazione
Nella moltiplicazione dei pani Gesù ha sfamato quella grande folla senza fare differenze, senza rispettare precedenze, senza chiedere referenze. Il pane era per tutti, e ce n’è stato per tutti, come per tutti sarà la sua carne, data per la vita del mondo.
È forse questa universalità senza discriminazioni che disturba i Giudei, e tra loro quelli che erano più abituati a indicare al popolo che cosa credere e a chi credere, seguendo quella Scrittura che solo loro ritenevano di avere il diritto di leggere e di comprendere secondo il suo vero significato.
Comincia allora la mormorazione, perché non può discendere dal cielo uno di cui si conoscono il padre e la madre; non può farsi pane un corpo di carne; non può essere per tutti la grazia di Dio. Pane e Parola, doni divini, sono beni troppo preziosi per essere distribuiti senza filtri, senza passare per il giudizio, spesso rigido ed escludente, di chi decide per gli altri ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, cosa può venire dal Cielo e cosa no. […]
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La foto di suor Chiara proviene dal sito “Parrocchie Lago di Caldonazzo“