I settantadue discepoli, inviati da Gesù qualche giorno fa, oggi al ritorno dalla missione mostrano una gioia incontenibile. Una gioia veramente giustificabile per tanti motivi. Da un lato certamente, perché si rendono conto che tutto quello che Gesù, il loro Signore, aveva loro predetto si era puntualmente verificato.
Già questo è un buon motivo per gioire; e poi la loro opera, seguendo l’insegnamento di Gesù, aveva dato frutti umanamente inaspettati. I discepoli hanno operato molti miracoli, guarendo e scacciando i demòni: proprio secondo le istruzioni che avevano ricevuto. L’accoglienza di Gesù però invita a riflettere sul motivo vero e reale della vera gioia.
La gioia che nasce dal profondo del cuore, dove è radicata, non deriva dai risultati esterni o dai successi conseguiti e neanche dall’accettazione altrui del nostro operato. La vera gioia sta nel sapersi figli di Dio ed amati da Dio stesso. Obbedire a Gesù e fare quello che Egli insegna… è qui la gioia profonda di tutti i cristiani. La parola oggi interpella fortemente il modo in cui cerchiamo la gioia quotidianamente, i motivi da cui sorgono le nostre esultanze, i luoghi in cui andiamo a cercare soddisfazione.
“Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”.
Preghiera
Anche noi, Signore siamo pieni di gioia nel vedere che la Tua Parola porta luce, scalda i cuori, incoraggia gli sfiduciati. Ma la gioia più grande è il sapere che il nostro nome è sempre davanti ai tuoi occhi. Donaci di comprendere la speranza della nostra vocazione cristiana e l’eredità di gloria che Tu ci prepari. Amen.
Impegno
“il nostro nome è scritto sul palmo della mano di Dio e mai saremo dimenticati”. Iniziamo la giornata alla luce di questa parola, siamo la gioia di Dio e il nostro nome, il nostro destino è scritto nel cuore stesso di Dio!
Commento a cura di Suor Aureliana Foti fdz
Il volumetto dal quale è stato tratto il commento è stato curato da don Dino Lanza (cdv@diocesipatti.it) – Centro Diocesano Vocazioni, di Patti (Me).
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Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 17-24
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola del Signore