Gesù fa sgorgare dal suo cuore un inno di lode gioiosa e convinta a Dio: “Riconosco, o Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai saggi e agli intellettuali e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché questa è stata cosa gradita davanti a te”. Non un lamento si alza da Gesù verso Dio, ma una confessione che è lode e benedizione. Gesù si rivolge a Dio con una confidenza unica: lo chiama “Padre”, in aramaico “Abba”, perché in questo nome sono racchiusi per Gesù la tenerezza, l’amore e la misericordia.
Siamo noi i “piccoli” quando, con semplicità di cuore e con sincera umiltà, riconoscendo i nostri limiti, la nostra fragilità, ci affidiamo al Signore nella preghiera assidua e costante, per attingere da lui la forza che non abbiamo. Questa intimità silenziosa col Signore permette al “piccolo” di portare il giogo di Gesù, perchè chi è piccolo in Gesù Cristo sa che ogni prova, sofferenza, croce o impegno che Dio gli chiede di portare, non sarà mai solo a portarlo. Per questo è un giogo dolce e leggero: perché il primo a caricarlo sulle proprie spalle è Gesù stesso. Non bisogna mai chinare il capo di fronte alla sventura! Lui è con noi…
Preghiera
Signore Gesù, aumenta la mia fede e donami la Tua sapienza e confidenza perchè con la semplicità dei piccoli anch’io possa ripetere con te “Ti lodo o Padre e Ti benedico”. Amen.
Impegno
Ad un silenzio privo di orgoglio e di pretese nei confronti di Dio.
Commento a cura di Suor Aureliana Foti fdz
Il volumetto dal quale è stato tratto il commento è stato curato da don Dino Lanza (cdv@diocesipatti.it) – Centro Diocesano Vocazioni, di Patti (Me).
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Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Marco
Mt 11, 25-30
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.