Non ci è difficile rispondere alla domanda di Gesù :può un cieco guidare un altro cieco? Subito rispondiamo di no. Dove andrebbero a finire? Così come è nella vita fisica, la stessa analisi la possiamo fare per la vita spirituale.
Può uno che non è ha il minimo senso di Dio e del suo amore, guidare altri sulla via di Dio? No. Bisogna essere formati, plasmati dall’amore, da Dio. La stessa cosa avviene quando uno presume di comprendere l’altro e quindi lo giudica subito sul suo comportamento.
È un cieco. In effetti nessuno conosce gli altri per ciò che sono veramente. Ognuno rimane un mistero. Allora chi si fa da maestro e non lo è perché siamo tutti in formazione permanente dalla vita, è un ipocrita.
Quante volte mi è capitato di dare da maestro degli altri senza vedere i miei limiti che molto spesso sono quelli che critico negli altri? Un quelle occasioni mi sono comportato da cieco e da ipocrita.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade