A volte invidiamo anche in senso buono, le doti degli altri e la loro felicità e non sappiamo vedere in noi le condizioni che ci renderebbero felici. Come questa donna che è affascinata dalle parole di Gesù e pensa subito alla madre di questo giovane profeta e alla fortuna che ha avuto in un figlio così.
Forse lei era una madre meno fortunata… Chissà. Fatto sta che Gesù ribalta a questa donna la prospettiva: invece di guardare fuori di sé deve guardarsi dentro per trovare la sorgente della sua felicità. Gesù gliela rivela subito:sarà felice nella misura in cui ascoltando la sua parola, la concretizzerà nel quotidiano. Cioè se si lascerà trasformare il cuore da quella parola che ella è venuta ad ascoltare. Un cuore che sarà capace di amare grazie alla potenza d’amore racchiusa in quella parola.
Allora la sorgente della felicità è dentro di noi. Non dobbiamo invidiare nessuno. Siamo tutti potenzialmente felici. Basta metterci in ascolto della Parola e lasciarci trasformare da essa. Maria la madre di Gesù lo ha fatto per prima :il suo sì alla Parola ha dato carne al Figlio di Dio.
Così è di chiunque ascolta la Parola con costanza e la rende concreta nell’esercizio dell’amore. Diamo alla luce Cristo in questo mondo di tenebra. Scopri allora la tua felicità, dentro di te. È racchiusa nell’ascolto della Parola. Quella che ti crocifigge e ti fa risorgere… Non cercarla fuori. Non troveresti che delusione.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade