Siamo al termine di questo discorso di addio che Gesù fa e che Giovanni ci presenta al capitolo 15 prima del suo dell’arresto di Gesù. Continua il suo testamento spirituale e Gesù apre gli occhi ai suoi discepoli su quello che sarà il loro futuro se decideranno di continuare a seguirlo anche dopo la sua dipartita.
In pratica qui Gesù dice che ogni vero discepolo non può avere una vita diversa da quella di Gesù, ogni autentico cristiano dovrà attraversare le stesse difficoltà , persecuzioni, che ha attraversato Gesù è lì si prova la sua Fede. E con che cosa si deve scontrare Il discepolo di Gesù? Con lo spirito del mondo che è nettamente contrario allo spirito di Dio.
Lo spirito del mondo vuole sempre risucchiare chi si mette sulla via di Dio e sulla sequela di Gesù e lo vuole intrappolare nelle sue logiche che apparentemente sembrano dare felicità all’uomo ma in effetti lo privano della vera felicità e lo svuotano nel senso pieno della vita. Allora mettersi dietro a Gesù significa sapere già a cosa si va incontro senza scandalizzarsi mai di ciò che ci può capitare, significa saper lottare contro lo spirito della mondanità , significa rimanere nell’amore di Gesù qualsiasi cosa ci accada sapendo di essere nelle sue mani, sapendo che Gesù ha vissuto ogni persecuzione come noi ma ha vinto il mondo perché ha vinto il maligno.
Alla sua scuola anche noi oggi e sempre possiamo vincere, dipende da noi. Oggi mi chiedo quanto sono abile nella lotta contro la mondanità e quanto ancora le sue logiche mi seducono.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade