Continuiamo ad ascoltare lo stile del missionario raccontato da Matteo: un uomo libero, sobrio, essenziale, che non prende la missione in modo superficiale ma pondera bene ciò che fa e ciò che dice.
Un uomo che prende il suo tempo per portare l’annuncio, che lo rende prioritario nella sua esistenza, un uomo di pace, un uomo di comunione, quella stessa pace e quella stessa comunione che egli conserva con il Signore Gesù che diventa il protagonista l’artefice della sua missione.
Oggi la chiesa ha bisogno di recuperare questa fisionomia di missione.
Abbiamo bisogno di evangelizzatori a tutto tondo, abbiamo bisogno di persone che gratuitamente portino nel mondo l’amore di Dio per rendere questo mondo più umano. Una chiesa in cammino, che non si ferma mai, ma che strada facendo, nei secoli, porti la freschezza del vangelo a tutti, nessuno escluso.
Una chiesa che libera e guarisce con la potenza del risorto. Abbiamo bisogno urgente di una chiesa così. Quella che ognuno di noi è chiamato a costruire. Non perdiamo più altro tempo. Ce ne sarà chiesto conto.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade