Non per essere pessimisti ma realisti: siamo ancora il sale della terra o forse questo sale ha perso completamente il suo sapore nella nostra società pagana? Siamo ancora luce del mondo o le tenebre di questo mondo sono calate sul nostro lucignolo fumigante?
Credo che questa pagina di Vangelo oggi ci debba scuotere dal profondo, tutti i battezzati, tutti i cristiani, qualsiasi posto occupiamo nella chiesa e nella società . Dobbiamo rispondere in sincerità con non siamo luce né sale della terra. Eppure siamo figli della Luce! Da cosa dipende? Certo vi è una minoranza che è sale e luce…
Ma non ci possiamo più consolare con le minoranze. Dobbiamo essere la maggioranza per sconfiggere le tenebre del non senso di questo mondo. Io sono luce in questo mondo di tenebra, sono sale che porta Sapienza alla vita, che ne trova il senso, la finalità e la offre agli altri? Sono una persona che offre a chi mia vicina luce e sapienza per trovare orizzonti di senso della propria vita?
Chi incontro nella mia vita che diventa luce nel mio cammino che mi offre indicazioni e motivazioni per vivere pienamente la mia vita, per aiutarmi a realizzare come persona e come figlio di Dio?
Luce e sale sono contenuti nella Parola, quella che ogni giorno se io mi apro ad essa, mi dona un raggio della luce di Dio che è luce, mi dona un grammo di sapienza di Dio che è Sapienza. Quanto più mi apro alla Parola tanto più divento luce e sale per questo mondo che si concretizzano in “opere buone” cioè gesti e parole di carità , di cui tutti siamo mendicanti. Quelle che rivelano il volto d’amore di Dio e gli danno gloria. Essere luce e sale del mondo significa dare gloria a Dio con la propria vita, cioè rivelarlo.
Quanto questa verità mi raggiunge e la sento mia?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade