Con Dio e grazie a Lui si mangia a sazietà. È un mangiare diverso. Il cibo è l’amore di Dio che ci viene dato a sazietà. È vero, il suo amore sazia la nostra fame. Non abbiamo bisogno di nulla più. E Dio lo fa personalmente, entrando nel cuore e prendendone dimora, ma lo attraverso gli altri. Ognuno può dare all’altro la misura di amore che ha nel cuore.
E l’amore di ciascuno e di tutti, sazia. Il cuore è affamato solo di amore. Nulla lo può saziare. Oggi vedo nel mio cuore la misura di amore da donare a chi mi sta accanto. Il mio poco arricchirà l’altro. E così qualcun’altro mi saziera’ con il suo Amore. Tuttavia per donare me stesso agli altri devo essere mosso a compassione. Come Gesù.
È la compassione, cioè il patire con, il condividere la sofferenza degli altri che mi spinge ad amare. Senza compassione non c’è Amore ma filantropia. Cosa ben diversa dal Vangelo che è intriso di compassione. Chi mi muove a compassione oggi, in questo momento preciso della mia vita?
Come farmi vicino e donargli ciò che sono e ciò che ho?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade