Così inizia oggi il Vangelo di Luca. La scelta dei dodici discepoli da parte di Gesù. Erano diverse decine di persone che lo seguivano ma lui un giorno decise di scegliere un piccolo gruppo per formarlo, educarlo e per continuare la sua missione.
I criteri della scelta ci saranno sempre sconosciuti, allora come oggi, ma è interessante notare che Gesù prima di fare questa importante operazione strategica della sua missione, si ritira solo a pregare tutta la notte. Ma, che bisogno aveva di pregare Gesù, lui che era Dio? Gesù era anche vero uomo e in quanto tale aveva bisogno di pregare, cioè di ricevere luce, sapienza e forza per ogni cosa che doveva fare, per ogni decisione da prendere.
Oggi, la Parola ci invita a riflettere su questo: quando devi prendere una decisione, piccola o grande che sia, quanto preghi il Padre perché ti faccia fare la scelta migliore per la tua santità e per il bene degli altri? La preghiera è questo contatto continuo con lo Spirito del risorto che ci abita. Usiamola questa connessione per navigare nello Spirito e portare frutto nella vita.
Un altro particolare ci traccia il testo odierno:la folla andava da lui per ascoltarlo ed essere guarita perché da Gesù usciva una forza che sanava tutti. Tu vai da Gesù? Quando e perché?
E infine la “vocazione “, cioè la chiamata di Gesù per nome. Gesù chiama tutti al suo amore ma chiama alcuni ad amarlo unicamente e per sempre. È un dono, una grazia di cui il chiamato non comprenderà mai appieno la portata. E i dono sono irrevocabili… A me che siamo noi a rinunciarci o a perderli.
Quanto prego per i consacrati che conosco? Come li aiuto a rimanere fedeli all’Amore infinito di Dio? Quanto li considero un dono per me?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade