Il focus di questo vangelo sono i soldi. Ritenuti però come un fine e non come un mezzo. La ricchezza disonestà di cui parla Gesù è costituita dal denaro fine a sé stesso, non speso per il bene comune.
La vera ricchezza invece è l’amore di Dio riversato nei nostri cuori ad opera dello Spirito. Questa ci aprirà le porte del Regno. C’è quindi un modo “ipocrita”, farisaico di vivere:quello fondato sul denaro e sul suo accumulo. Per il denaro saremmo pronti a tutto… Ed è il denaro che divide gli affetti più cari.
Tuttavia alla fine della vita il Signore ci giudicherà sull’amore donato e non sull’accumulo di denaro conquistato. È facile lasciarsi prendere la mano dal denaro, che qualcuno ha definito lo sterco del diavolo.
Oggi mi interrogo su quanto sono imbrattato di questo sterco e quanto esso mi ha diviso dagli altri, sopratutto dagli affetti più cari. Sono ancora in tempo per porvi rimedio.
I soldi non fanno felicità, mai.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade