È il primo anno che si celebra per volere del Papa la memoria liturgica di Maria madre della Chiesa, il lunedì dopo Pentecoste.
Giovanni evangelista ci offre il vangelo che attesta la verità di ciò che noi crediamo:Maria è veramente madre della Chiesa. Lo ha voluto Gesù. Ci ha affidati a lei come figli e quindi fratelli suoi. Abbiamo una Madre più madre di quella biologica. Ma per gustare questa realtà invisibile dobbiamo prenderla con noi, nella nostra vita, nella dimora del nostro cuore.
Come ha fatto Giovanni. Dobbiamo aver cura di Lei, come si ha cura della madre terrena. Averne cura, significa amarla, stare con Lei, farle dei doni, servirla… Ci sono tanti modi per farlo: farle compagnia con il rosario, la sua preghiera preferita, andarla a trovare spesso in luoghi a Lei dedicati, chiese, santuari, pellegrinaggi, servirla in ciò che ci chiede e di cui ha bisogno, attraverso il nostro servizio, la nostra solidarietà con chi ha bisogno di aiuto.
Ma ciò che farebbe felice Maria è che noi assomigliassimo al Figlio suo. Il nostro cammino di sequela dietro a Gesù è il modo migliore per onorarla.
Alla Madre di ciascuno do noi oggi chiediamo di custodire la Chiesa dal maligno. Di aver cura du noi così come ha avuto cura del giovane Giovanni. Di rallegrarci con la sua presenza di luce e di pace. Di renderci pienamente umani, come Lei. Diciamole tutto il nostro amore.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade