Stiamo leggendo il vangelo di Luca che ci fa vedere Gesù all’opera contro il male e le sue manifestazioni. Quell’uomo posseduto dal maligno era in sinagoga. Cioè non sapeva neanche lui che era abitato dal male…ma, potremmo dire oggi, “frequentava la chiesa”.
Solo al contatto con Gesù il male si rivela a quell’uomo e agli altri. Ecco, questo accade ancora oggi. Solo al contatto con Gesù nella sua Parola, nella Eucaristia, il male che abbiamo dentro si rivela. Gesù compie questo “esorcismo ” ogni volta che ci accostiamo con cuore sincero a Lui. Non religiosità dunque, ma fede viva.
La prima ci lascia il male dentro perché è qualcosa di formale, esteriore, che non ci cambia la vita. La seconda invece è l’incontro con il Risorto, vincitore del male e della morte, che ci trasfigura.
Oggi rifletto sul male che mi abita. Quanto ne sono cosciente? Quanto chiedo a Gesù di liberarmi e guarirmi? Quanto la mia religiosità mi impedisce tutto questo ?
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 4,31-37 a cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade