La preghiera è un’arte. Non si improvvisa. Non è una cosa da fare ma un rapporto da avere. E questo che Gesù insegna ai suoi discepoli che gli chiedono di essere educati alla preghiera.
L’unica formula di preghiera che Gesù ci ha consegnato è il Padre nostro. Per dirci che solo chi si sente figlio di tale Padre può e sa pregare cioè instaurare con lui un rapporto intimo di amore e conoscenza reciproca.
A Dio non interessano le nostre “litanie ” ma un cuore amante per lui che è Padre. Un Padre che ci cura, ci nutre, ci soccorre , ci educa. Un Padre nelle cui mani si è sicuri perché è fedele.
Imparare a pregare è indispensabile per un cristiano. Ma é crocifiggente anche. Perché la vera preghiera ti mette a nudo nei confronti di Dio, ti espone, ti converte. Non sono formule. Quelle non cambiano nessuno quando le diciamo meccanicamente…
Facciamo oggi nostra la richiesta dei discepoli :Signore insegnami a pregare… E la nostra vita cambierà perché la vera preghiera ci converte all’amore, ci trasfigura.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade