Il testo del vangelo odierno continua la riflessione da parte di Gesù sul denaro e sul suo uso. Parla a tutti ma i farisei che lo stanno ascoltando lo deridono perché per loro la ricchezza è la benedizione di Dio sul singolo o sul popolo.
In pratica stanno dicendo: ma questo che dice?….sta sognando?…. Gesù chiarisce il concetto. La ricchezza non è un male di per se’ ma lo è l’attaccamento ad essa…cioè mettere i soldi al primo posto nella vita. L’unica vera ricchezza invece dice Gesù è Dio. Tutto il resto ruota intorno a lui.
Oggi questa Parola calza bene per la nostra società del dio denaro dove anche chi non è ricco ha una mentalità economica cioè bada all’interesse che ne ricava da qualsiasi cosa. Se invece la propria ricchezza è il Signore allora si centra la vita sul dono di sé, non su quanto posso ricavare da quella relazione…da quel fatto ecc.
Ma su quanto posso donare quella stessa ricchezza che Dio mi dà cioè l’amore. Tutto è sulla base affettiva…ogni attaccamento. Noi valutiamo gli altri da quello che posseggono. Dio invece guarda al cuore quanto il cuore è ricco di lui, cioè di amore. L’esame di coscienza oggi è d’obbligo.
Il denaro è solo uno strumento per vivere dignitosamente e far vivere cosi altri. Se diventa il fine…è il nostro idolo che ci schiavizzera’ e ci renderà infelici.Dio invece libera e ti rende felice anche senza un soldo….
Quanto conta il denaro nella mia vita?
È Dio la mia vera ricchezza?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade