Ognuno di noi cerca qualcosa nella vita. È il desiderio di infinito che Dio ci ha messo nel cuore. È la metà che ci manca…solo Gesù può colmare questo desiderio profondo.
Fare esperienza di lui ci colma la vita e ci rende annuncio di pienezza e realizzazione per altri. Chi e cosa cerco veramente?…domanda inquietante a cui dobbiamo rispondere in sincerità. Il vangelo ci offre la risposta.
Il Signore ci invita personalmente a conoscerlo in questa vita. Non si può conoscere il Signore per sentito dire o tramite altri. Noi possiamo invitare altri a fare esperienza di Cristo, a portarli a Lui, non con le parole ma con la nostra coerenza di vita. Le parole non servono e a volte quando alle parole non seguono i fatti produciamo l’effetto contrario:scandalizziamo e allontaniamo dalla fede.
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Fare esperienza personale del Signore significa lasciarci conoscere nella verità senza porre maschere o filtri. Possiamo infatti ingannare gli uomini ma non Dio che sa tutto di noi perché ci ha creato. Ed è questa la sequela :lasciarsi amare da Dio e camminare nel suo amore. In questo modo vedremo nella vita cose meravigliose e il Signore ci sorprenderà sempre.
Di cosa dobbiamo aver paura? Della nostra stessa incredulità. Se pensiamo che da Dio non ci può venire nulla di buono, abbiamo perso l’occasione della vita. All’inizio di questo nuovo anno solare misuro la mia incredulità nei confronti dell’agire di Dio e della sua bontà verso di me.Andiamo a cercare da Gesù…la sua casa è il nostro cuore è li troveremo la equo e del nostro stesso esistere.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade