Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2022

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Gesù è diventato famoso. Una star. Tutti parlano di lui. E il chiacchiericcio  arriva alle orecchie di Erode. Un uomo stupido e volgare. Ma oltre a lui ci sono altri due personaggi che meritano la nostra attenzione :Salomé e Erodiade. La prima è un inconsapevole strumento del male nelle mani di sua madre, la perfidia in persona.

Tutti e tre hanno congiurato contro il povero Giovanni finito in carcere per aver denunciato l’ipocrisia della vita affettiva del Re. Andando per ordine, Erode incarna come dicevo, la stupidità umana che offre il braccio alla cattiveria. Come diceva il grande pastore protestante D. Bonoeffer:”bisogna temere più uno stupido che un uomo cattivo”.

E poi quando la stupidità è sostenuta e alimenrata dalle proprie passioni, è micidiale.  C’è Salomé, la giovanissima danzatrice che viene manipolata da sua madre perché non ragiona, non riflette sulla richiesta che le viene detto di fare, e quindi si fa strumento di morte per Giovanni. Avrebbe potuto chiedere la metà del regno di Erode, così come egli le aveva anticipato,e avrebbe vissuto ricca, servita e riverita, senza sporcarsi la coscienza di omicidio.

E infine Erodiade la perfida, che incarna quelle persone abitate dal male che ha completamente indurito il loro cuore e accecato i loro occhi. Quelle persone che non possono sentire la verità su loro stessi perché ne hanno paura e la paura si trasforma in violenza.

Questi tre personaggi possono abitare in noi. A quale dei tre mi sento più vicino? Da che cosa sono regolate le mie decisioni e scelte? Quanto io mi faccio manipolare dagli altri per fare il male? Quanto mi fa paura accogliere la verità di me che mi viene detta da chi mi conosce bene? Una pagina oscura e triste quella del vangelo di oggi.

Come tante pagine della nostra vita, quando siamo stati consapevolmente o no, succubi del male.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade