Chi sono i ciechi che si fanno guide dei ciechi? Sono coloro che presumono di essere nella verità e si scandalizzano di ciò che è la Verità. La Verità è sempre per il bene dell’altro, per la vita dell’altro, la verità nasce da un cuore purificato. Per questo i farisei si scandalizzano delle parole di Gesù.
Tutto ciò che esce dal cuore contamina l’uomo, non ciò che entra nel corpo dell’uomo. I farisei erano convinti del contrario: ciò che veniva introdotto nel corpo poteva inquinare l’uomo, per questo era ligi a mangiare alcuni cibi e altri no, o a lavarsi le mani attentamente, a fare le abluzioni.. tutti riti di purificazione esterni all’uomo ma non si rendevano conto che invece è proprio l’interno del cuore che va purificato.
È dal cuore che nascono i pensieri e le azioni cattive o buone. Oggi stiamo assistendo ad una baraonda anche rispetto a queste norme di distanziamento sociale per il covid: chi la vuole cotta e chi lo vuole cruda bisogna portare la mascherina o non bisogna portarla… ci sono i negazionisti di questa onda virale…
Sono persone cieche che si arrogano il diritto di guidare gli altri perché non vanno a fondo nella verità. Che cos’è la verità? È il bene dell’altro. Come in questo momento il bene dell’altro è osservare con prudenza le norme di sicurezza anti covid.
Ma questo vale per anche per tutto ciò che viviamo nella nostra vita: presumere di far da maestro agli altri perché non condividiamo ciò che l’altro dice o fa ma soprattutto perché non condividiamo la verità che nell’altro è racchiusa, è una questione di purità di cuore. Il brano di oggi ci invita a rivedere il nostro cuore se è puro e impuro, e la capacità di capirlo è l’amore. Solo l’amore ci rende gli occhi aperti, capaci di vedere la verità perché l’amore è verità.
Quando siamo guidati dall’amore sappiamo riconoscere ovunque dov’è la verità: è il bene dell’altro, è vita per l’altro. Purifichiamo il nostro cuore attraverso l’amore e non solo ci vedremo, ma porteremo vita ovunque. Sr palmarita guida
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade