Il lamento di Gesรน sulla sua cittร , Gerusalemme, che non lo accoglie e che lo crocifiggerร .
Un lamento di amore rifiutato.
Quante volte Gesรน ha cercato di convertire il cuore di coloro che lo ascoltavano,
ma Gerusalemme รจ rimasta sorda.
Anzi, ha rifiutato e ucciso sempre i Profeti che Dio gli aveva mandato.
Gerusalemme sono io, sei tu, quando rifiutiamo la presenza di Dio nella nostra vita,
quando siamo lontani da Lui e ci disperdiamo.
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Il risultato รจ la nostra solitudine.
Siamo abbandonati a noi stessi.
Senza di me non potete far nulla, dice Gesรน.
Chi rifiuta la sua presenza si autocondanna ad essere un fallimento.
E il Signore si nasconde quando lo abbandoniamo, per poi farsi cercare.
Per poi essere invocato… Perchรฉ ci vuole liberi, anche di rifiutarlo.
L’amore vero รจ questo.
Oggi mi chiedo quante volte ho permesso a Gesรน di raccogliermi sotto le sue ali
come la chioccia con i suoi pulcini, quante volte gli ho permesso di proteggermi,
custodirmi, darmi calore.
ร questo che Dio vuole fare con noi.
Un amore di tenerezza.
Beato chi comprende questo amore e si lascia amare cosรฌ da Dio.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade