Francamente Gesù ha speso molto tempo per la conversione dello staff religioso del suo tempo, per i Farisei, per i dottori della legge… ancora oggi lo troviamo a mensa nella casa di uno di loro dove prende l’occasione per evangelizzare questa gente che era fissata nella Legge ma non conosceva l’amore e la Misericordia di Dio.
L’insegnamento di questa pagina e di questo incontro con i Farisei verte sull’ umiltà. I Farisei erano persone molto orgogliose, arroganti, pensavano di sapere tutto della Legge, ma di sapere tutto anche della vita: erano i cosiddetti maestri, che non si sporcavano mai le mani, che puntavano il dito quando si avdava fuori dalla Legge o dalle norme. Proprio per questo non rispondono ai canoni dell’ umiltà che Gesù è venuto a portare sulla terra nella sua persona: lui il maestro, Lui il Salvatore, lui che prende carne e diventa povero, piccolo, semplice, fratello di tutti: il nostro Redentore!
Questo svuotamento di Dio nella persona di Gesù non riusciamo a capirlo neanche oggi per questo l’umiltà è una virtù per noi molto lontana dal nostro modo di pensare, di vivere, di agire. C’è tanta arroganza in giro sia in persone credenti, nei cristiani, che in chi si dice indifferente lontano o ateo. L’umiltà apre tutte le porte. L’umiltà è il riconoscimento del proprio essere. Dio ci conosce nel profondo per quello che siamo, neanche noi ci conosciamo per quello che siamo… proprio per questo dovremmo essere persone umili che non pensano di essere altro rispetto a quello che sono o peggio ancora, di essere migliori degli altri.
L’umiltà ci fa stare al nostro posto, è l’umiltà che fa regnare la pace e la serenità intorno a noi. Più siamo arroganti, orgogliosi, vanagloriosi, più creiamo divisione, caos. Lo vediamo anche in questa pandemia: quanta poca umiltà da parte anche di chi avrebbe in mano le chiavi della scienza per farci capire meglio questo virus! Ma ognuno è schierato contro l’altro per portare avanti la sua tesi con orgoglio. L ‘umiltà invece ci mette a servizio gli uni degli altri per cercare sempre il bene comune.
Chiediamo oggi al Signore il dono dell’umiltà chiediamo al Signore la luce per poterci conoscere in verità per quello che siamo, e per agire di conseguenza. L’umile è colui che dà il suo apporto per migliorare il mondo senza mettersi alcuna medaglia. Sarà il Signore un giorno a incoronarci. Sr palmarita guida
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade